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Visualizzazione dei post da febbraio, 2008

BookRece: The Ancestor's Tale

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Ho scoperto Richard Dawkins grazie ad una segnalazione del mai abbastanza rimpianto Douglas Adams , in un'intervista pubblicata nella sua antologia postuma The Salmon of Doubt . DNA consigliava The Blind Watchmaker , che ho immediatamente acquistato e letto, e che è senza dubbio il libro che più mi ha fatto riflettere tra quelli letti negli ultimi dieci anni almeno. È un libro che attacca in maniera veemente (e, a mio parere, smonta senza possibilità di replica) le teorie creazioniste sull'origine della vita, e pone forti dubbi sulla stessa esistenza di Dio, o perlomeno, sulla necessità della sua esistenza. Libro non facile, ma eccezionalmente ben scritto e incredibilmente coinvolgente. Questo Ancestor's Tale non attacca (quasi mai) direttamente le tesi creazioniste, ma - sempre a mio parere - risulta altrettanto letale, almeno nelle mani di un lettore imparziale ed intelligente. Il libro racconta - come recita il sottotitolo - di un "pellegrinaggio all'alba de

Perchè Sanremo è Sanremo

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Dicono che domani inizia il Festival di Sanremo . Criticare un carrozzone pulcioso e sempre uguale a se stesso che va avanti per inerzia ormai da almeno un decennio sarebbe fin troppo facile, quindi mi affiderò alle parole del saggio Rasputin : NB L'immagine non è mia, ma arriva dall'indispensabile Sei un idiota ignorante , blog dell'ottimo Niccolò Carli . PS per il suddetto Niccolò : visto che ogni tanto sbirci questo blog, se non ti garba che usi l'immagine fammelo sapere, e cancello immediatamente il post (tanto non è granchè).

Sesso e Nanni Moretti

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Giusto a proposito di Caos Calmo . In questo caso terrò fede al mio principio, nel senso che non ho letto (e non ho intenzione di leggere) il libro e non ho visto (e non ho intenzione di vedere) il film. La vita è troppo breve per sprecarla guardando film con Nanni Moretti. Tra l'altro pare che sia impossibile riuscire ad evitare questo film: tra le polemiche sul ritardo dell'uscita, i protagonisti che raccontano come sono riusciti a girare la loro scena di sesso TM ; gli anatemi della Chiesa sulla scena di sesso TM tra i due protagonisti (fermatevi un attimo a pensarci: una scena di sesso con Nanni Moretti . Argh.), le risposte dei medesimi agli anatemi della Chiesa, varie ed eventuali, non passa giorno senza che se ne parli un po' ovunque. Le domande che mi vengono spontanee sono molto semplici: perchè tanta attenzione? Perchè in Italia, per citare l' Enciclopedia Britannica , sembra che si facciano solo film (o perlomeno, si parla solo di film) che parlano di "

FilmRece: Stardust

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Venendo meno ad un mio autoimposto principio, stavolta non ho letto il libro da cui è stato tratto questo Stardust (ma provvederò al più presto, Neil Gaiman è uno dei miei scrittori preferiti), e quindi non ho elementi per valutare se si tratta di una buona riduzione. L'ho però trovato un buon, anzi, un ottimo film. La storia è quanto di più Gaiman-iano si potrebbe immaginare: il muro che divide il tranquillo villaggio di campagna dal regno delle streghe e della magia, la stella caduta dal cielo, il garzone di bottega che si trova a vivere le più incredibili avventure, i sette fratelli principi in lotta tra loro per la successione al re morente... ed è raccontata in modo efficace, con robuste iniezioni di humor che sospetto abbiano origine proprio dalle pagine del buon Neil. Attori e attrici spaziano dal buono (il protagonista Charile Cox ), all'ottimo ( Michelle Pfeiffer , splendida anche a 50 anni), all'indimenticabile ( Robert De Niro che balla il Can-can vale da sol

Book(mini)Rece: The Ladies of Grace Adieu

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Su consiglio di una tra voi dodici lettori , che ha commentato un mio precedente post , ho continuato a seguire la strada per Faerie , tracciata dalla buona Susanna Clarke , e devo dire che anche questa raccolta di racconti mi è piaciuta assai. Manca ovviamente del respiro e della tessitura del mastodonte che l'ha preceduta, ma ne ricalca in pieno atmosfere, situazioni e linguaggio; in più anche qualche personaggio del romanzo ricompare nelle pagine ( Mr Jonathan Strange himself nel racconto che dà il titolo alla raccolta, e il Duca di Wellington nel gustosissimo The Duke of Wellington Misplaces His Horse , disponibile anche sul sito dell'autrice ). Una lettura assai godibile, che può servire da ottima introduzione a chi non se la sentisse (ancora) di affrontare le più di 1000 pagine di Jonathan Strange & Mr Norrell , o da delizioso fine pasto per chi, come me, dopo averle divorate, non ne ha avuto abbastanza. Rinnovo un invito che ho sicuramente già fatto da qualche altr