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Visualizzazione dei post da giugno, 2008

Le grandi domande - parte V

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Qualche post fa mi chiedevo che fine avessero fatto le Fiesta Ferrero gialle (e anche quelle azzurre), ma mi sono reso conto che non si tratta delle uniche scomparse: che fine hanno fatto, ad esempio, le Brooklin giallo scuro al gusto tuttifrutti (e anche quelle di numerosi altri colori)? Dov'è scomparso l'amaro di alghe Halgher (talmente misterioso che non sono riuscito a trovarne nemmeno un'immagine)? In quale limbo è sparito il panettone di Papà Barzetti (o in effetti, l'intera ditta Papà Barzetti)? Ma è nel campo dei gelati che ci sono state le sparizioni più clamorose: che fine ha fatto la mitica Eldorado , la marca che ci ha regalato gelati-capolavoro come il Piedone , i Gelosuccosi (il Dalek era squisito), il Gommolo e lo Squalo (il Calippo non lo conto, perchè esiste ancora)? Ma soprattutto: perchè non si trovano più da nessuna parte gli spettacolari coni al whisky che quand'ero piccolo facevano bella mostra di sè in qualunque bar? Paura che venga

Intasamento!

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Come ampiamente prevedibile (e secondo me previsto ), tutti i siti per il download di Firefox 3 sono andati immediatamente in sovraccarico (in meno di due ore ci sono già circa 550.000 download). Qualche possibilità in più, al momento, la offre l' ftp di Mozilla , ma non so se anche questi download verranno conteggiati nel totale (ma non vedo perchè non dovrebbero). Io ho già scaricato, ma non ancora installato: in fondo già la RC2 che sto usando è perfettamente stabile (e lo era già la RC1, a dire il vero).

Piesse

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PS Non dimenticatevi che domani 17 giugno verrà rilasciata la versione definitiva di Firefox 3 (io ovviamente lo sto usando più o meno dalla alpha 3 , ma questo non c'entra), e che si cercherà di stabilire il record mondiale di download in un solo giorno. Andate e scaricate!

Montagne russe

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Ho scoperto, grazie a questo articolo di Wired , che esattamente 124 anni fa venivano aperte, a Coney Island , le prime montagne russe della storia. Come in qualunque cosa riguardi anche solo di striscio scienza e tecnologia, un secolo e un quarto sono più o meno equivalenti a un'eternità e un quarto , e infatti si è passati - solo per limitarci alle strutture in legno - da quel lontano Gravity Pleasure Switch Back Railway (lungo meno di 200 metri, e alto meno di 15) a questo mostro , lungo quasi un chilometro e mezzo , e su cui si superano i 110 km/h . Per non parlare del terrificante Kingda Ka , al momento il rollercoaster più alto (139 metri) e più veloce del mondo: 206 km/h , che vengono raggiunti in 3 secondi e mezzo (!!!!). Purtroppo la vera patria dei roller coaster sono gli Stati Uniti (in Italia al massimo arriviamo al Blue Tornado , quello nella foto là in alto), e non essendoci mai stato, mi devo limitare a raccogliere informazioni o video in giro per la rete. Come

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Leggevo questo articolo sull'inestimabile blog di Paolo Attivissimo, e mi è piombata addosso una nostalgia tecnico-informatica degna di una giornata novembrina (e il clima odierno, almeno qui a Milano, non aiuta). Nostalgia indiretta, volendo, visto che vidi WarGames diversi anni più tardi e non ne fui così tanto ispirato alla carriera informatica (all'epoca volevo fare il veterinario). Però i commenti all'articolo mi hanno fatto venire in mente che nel 1990 compravo il mio primo Pc; qualche anno prima avevo acquistato un Olivetti Prodest Pc128 - credo di essere stato uno dei 4 in Italia ad averlo fatto - ma vista la carenza di software (leggi videogiochi) a buon mercato, era finito ben presto a prender polvere. Ecco le specifiche di quell'antico computer (di cui credo di avere ancora in giro per casa qualche componente): CPU: 386 25 MHz RAM: 4 MB HDD: 40 MB Floppy: 3" ½, 1.44 MB e 5" ¼, 1.2 MB Scheda video: VGA 256 colori Monitor: 14" a colori Sistem

BookRece: His Dark Materials

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In una bellissima recensione che lessi anni fa su L'altrui mestiere , Primo Levi parlava di libri "per bambini" e libri " anche per bambini", ossia talmente ricchi di significati da offrire chiavi di interpretazione diverse al lettore di 6, 16 o 36 anni (uno degli esempi che Levi faceva di questa seconda categoria era, se non ricordo male, Gulliver's Travels ). Questa trilogia è probabilmente l'esempio più perfetto di questi libri " anche " che ho letto negli ultimi anni: un bambino probabilmente rimarrebbe incantato dall'atmosfera di magia e avventura che permea ogni singola pagina dei tre libri (ma in effetti si tratta di un unico libro diviso in tre parti), oltre che dalle creature letterarie più muthafucka (nel senso Samuel L. Jacksoniano del termine) di cui abbia mai letto, i panserbjørne . Il lettore adulto (o almeno, questo lettore adulto) rimane incantato dalla facilità disarmante con cui Pullman riesce a trattare di argomenti n

FilmRece: Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

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Sono andato a vedere questo Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo con una gran voglia di farmelo piacere, ma con una gran paura (alimentata anche da qualche recensione sbirciata qua e là su Internet) che si rivelasse una colossale cazzata. Insomma, Indy è ormai entrato nella leggenda del cinema, e il terrore che il duo Lucas - Spielberg non fosse riuscito a catturarne un'altra volta la magia era assai forte... e non c'è niente che faccia male come vedere un personaggio che si è amato ridotto ad una stanca parodia di se stesso, tanto per fare qualche (milione di) dollari in più. Per fortuna i miei timori si sono dimostrati infondati, e sono uscito dalla sala Energia dell'Arcadia assai soddisfatto: questo Teschio di Cristallo si piazza (ovviamente) dietro I Predatori e L'ultima Crociata , ma non di quanto ci si poteva aspettare, e mi è piaciuto decisamente più del Tempio Maledetto . Qualche (piccola) riserva comunque ce l'ho: il Teschio di Cristallo,