Winter is Coming

[Avvertenza: se non avete mai letto A Song of Ice and Fire o mai visto la serie HBO Game of Thrones il 99% di questo post sarà per voi totalmente incomprensibile. Rimediate: comprate i libri, recuperate la serie; ne vale la pena. Anzi, di più.]


King's Landing, Riverrun, Winterfell, Harrenhal. L'ultimo paio di mesi, per me è passato (anche) in questo mondo, tra la visione della serie HBO e la rilettura dei primi quattro libri* della saga in attesa dell'uscita, il 15 luglio, con solo 4 anni di ritardo sul previsto, di A Dance with Dragons.

I libri, per prima cosa. Come spesso (sempre) accade, una rilettura permette di apprezzare meglio della prima volta sfumature di linguaggio, sottigliezze di intreccio e di caratterizzazione, a maggior ragione per una saga complicata e affollata come ASOIAF; quindi non posso far altro che rinnovare il mio entusiasmo per questi meravigliosi libri. Fantasy adulta, dura e lontanissima dagli stereotipi del genere: niente draghi (almeno all'inizio), niente elfi, un solo nano (ma che nano!) e pochissima magia; in compenso intrighi, tradimenti, omicidi, guerre e un mondo che non ha nulla da invidiare alla Terra di Mezzo del Signore degli Anelli quanto a backstory e complessità. In più Martin tratteggia personaggi realistici e credibili, quanto di più lontano si possa immaginare dagli stereotipi fantasy dell'eroe o del malvagio: Sandor Clegane, che non esita a massacrare un ragazzino indifeso e innocente ma salva da morte certa prima una e poi l'altra delle figlie di Ned Stark è un buono o un cattivo? Tyrion Lannister, nano puttaniere e beone**, ma anche rispettoso di una moglie bambina che non lo ama, intelligente ed eroico, è buono o cattivo? Daenerys Targaryen, legittima erede dell'Iron Throne, prima indifesa e terrorizzata, poi fiera e spietata liberatrice di schiavi e regina guerriera, è buona o cattiva? Lo stesso Ned Stark, uomo disposto a morire per il suo onore, sincero e retto al punto di precipitare Westeros in una guerra pur di non tradire il legittimo re, è buono o cattivo?

La serie.
Avevo già espresso il mio entusiasmo dopo la visione della prima puntata, e lo confermo dopo aver visto l'ultima: probabilmente la miglior serie televisiva degli ultimi anni, sicuramente la miglior serie fantasy di sempre. L'adattamento è stato quanto più fedele possibile al libro di partenza*** e gli inevitabili cambiamenti dovuti al passaggio carta-schermo (e tutto sommato anche quelli evitabili) non hanno tolto un atomo alla grandezza della storia.
Niente è perfetto, e Game of Thrones non è esente da difetti, alcuni derivanti da mie idiosincrasie, come la scelta di questo o quell'attore per una parte, altri inevitabili, come la difficoltà di trovare un interprete credibile alto più di due metri e trenta per la parte di Gregor Clegane, altri un po' più fastidiosi, come le ripetute sequenze di sexposition, ossia sequenze di sesso o di nudo totalmente gratuite in cui vengono date allo spettatore informazioni per far avanzare la storia.
Il difetto più serio è forse una rimarchevole carenza di direwolves, anche in sequenze non secondarie; una su tutte, Summer e Grey Wind che salvano Bran dall'attacco di Osha e dei suoi compagni. Nei libri, i direwolves sono creature enormi, temibili e feroci, e il legame tra i figli di casa Stark e i loro lupi è profondissimo, addirittura simbiotico; in più il ruolo giocato dagli animali è tutt'altro che secondario: in più di un'occasione vediamo il mondo attraverso gli occhi di Summer o Nymeria. Nella serie sembrano poco più che dei cuccioloni fedeli, al punto che nelle rare occasioni in cui sfoderano un po' di ferocia sembrano quasi fuori ruolo; speriamo che dalla seconda stagione, quando verranno realizzati in CGI, e saranno quindi liberi dai limiti di un animale vero, il loro ruolo venga un po' ampliato. E a proposito di CGI: i draghi di Dany (vedi immagine là sopra) sono perfetti, l'ultima puntata è finita come meglio non avrebbe potuto.
Per il resto sono semplicemente entusiasta, sotto tutti gli aspetti. La serie è riuscita a catturare l'essenza dei libri, e non solo: il passaggio dalla pagina scritta allo schermo troppo spesso cancella i personaggi e le atmosfere creati dall'immaginazione del lettore con copie sbiadite che però, per la forza visiva del medium televisione (o cinema), diventano le uniche accessibili. In questo caso, nella stragrande maggioranza dei casi, quello che si è visto in televisione è andato ad arricchire quello che avevo immaginato, e non a cancellarlo. Vero, adesso Varys avrà per sempre la faccia di Conleth Hill, e Lady Catelyn quella di Michelle Fairley, ma sia l'uno che l'altra hanno centrato talmente il loro ruolo che non mi dispiacerà immaginarli così.

Tra poco più di un mese inizierà la produzione della seconda stagione, che è già stata annunciata per la primavera del 2012, e tra meno di un mese il quinto volume sarà tra le mie avide mani; il mio viaggio nei Seven Kingdoms non è ancora finito. 

Ultima brevissima nota: il paradosso di pubblicare un post intitolato "Winter is Coming" il primo giorno d'estate sarebbe stata una ragione sufficiente per scrivere, ma già che c'ero...

* Finirò giusto oggi A Storm of Sword, per buttarmi immediatamente su A Feast For Crows
** A parte il beone, mi ricorda qualcuno... se solo riuscissi a ricordarmi chi...
*** Sicuramente ha aiutato il fatto che Martin sia stato coinvolto in tutte le fasi della realizzazione della serie

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