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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

McGualtiero

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Scopro oggi che Gualtiero Marchesi , Cavaliere e Commendatore della Repubblica, Ambrogino d'oro, chef extraordinaire , creatore del celebre risotto oro e zafferano , unanimemente riconosciuto come uno degli ambasciatori della cucina italiana nel mondo, ha firmato per McDonald's Italia due panini (i McItaly Vivace e Adagio ) e un dessert (il Minuetto ). Ho letto qualche reazione alla notizia, e a parte qualche giudizio positivo, o almeno incuriosito, la maggior parte aveva questo tono: "Ah! Scandalo! Il Nume della Buona Cucina Italiana TM che si prostituisce al soldo della bieca multinazionale del cibo spazzatura! O Tempora! O Mores!". Ora: a me il cibo spazzatura piace , così come mi piace la buona cucina. Alterno tranquillamente un Crispy McBacon con un baccalà mantecato all'olio, un Big King XXL con dei pizzoccheri dell'accademia di Teglio o un kebab comprato dall'ultimo chioschetto con una fiorentina cotta alla pietra. Credo però che l'idea

Vajont, ovvero: il potere della buona televisione

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Il 9 ottobre 1997, in occasione dell'anniversario della strage del Vajont , Rai 2 trasmise in diretta dalla diga un monologo teatrale di Marco Paolini sulla vicenda. Fu un successo clamoroso : quasi tre ore con un solo stacco pubblicitario e ascolti impensabili per una trasmissione del genere. Quella sera ero fuori con degli amici, ed ero tornato a casa presto perchè il giorno dopo avevo lezione in università. Mia mamma stava seguendo il monologo, e io - totalmente ignorante sulla vicenda del Vajont - mi misi a guardarlo con lei con l'intenzione di andare a letto dopo cinque minuti o giù di lì. Non ci riuscii . Rimasi a bocca aperta ad ascoltarlo fino all'ultimo secondo, e ancora adesso considero quella serata - anche se incompleta - come il momento televisivo più alto a cui abbia assistito di persona (purtroppo, come ho già rimarcato spesso qui sul blog, il 20 luglio del 1969 non ero ancora nato). Su Rai 5 stanno, in questo momento, rimandando in onda la trasmission

Alt(r)a definizione

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Già a inizio 1999 io e la mia metà comprammo un lettore Dvd, un glorioso mulo della Philips che abbiamo ancora, più o meno funzionante, da qualche parte in casa. Per l'alta definizione ce la siamo presa decisamente più comoda: solo oggi abbiamo comprato un lettore Blu-ray, casualmente sempre della Philips (visto che da quasi un anno abbiamo una Tv Full-HD era ora di cominciare ad usarla anche per qualcos'altro oltre ai GP trasmessi da Rai HD). Il passaggio da VHS a DVD era stato uno choc , più o meno come quello provato giocando per la prima volta a Doom su un 486, anzi, ancora più forte: una vera e propria rivoluzione . La qualità dell'immagine, l'audio multicanale, le diverse lingue, i sottotitoli... un'esperienza non solo migliore, ma completamente, qualitativamente diversa. Probabilmente il cambiamento tra DVD e BD non sarà così epocale. Per carità, la differente qualità d'immagine tra SD e HD si vede, ed è notevole, ma si tratta di un' evoluzione ,