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Visualizzazione dei post da 2014

Oroscopo 2015

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Per la prima volta, e in esclusiva su queste pagine: l' oroscopo 2015 del BVZM . Ariete   Riscoprirete qualcosa che credevate perso. Siate sicuri di voi, ma senza diventare arroganti. Pietra portafortuna: spodumene. Toro Soddisfazioni lavorative e famigliari si alterneranno a momenti più difficili. Ascoltate i consigli delle persone a voi più care. Pietra portafortuna: flogopite. Gemelli   Esperienze e conversazioni vi arricchiranno e apriranno nuove prospetive. Non ignorate i segnali del vostro corpo e prendetevi cura di voi stessi. Pietra portafortuna: bytownite. Cancro   Molti dei vostri progetti andranno a buon fine, ma incontrerete qualche ostacolo. Siate curiosi e aperti alle novità. Pietra portafortuna: wollastonite. Leone   Un incontro sarà foriero di cambiamenti nella vostra vita. Siate disposti a riconoscere i vostri errori e sappiate chiedere scusa quando è necessario. Pietra portafortuna: egirina. Vergine   La vostra caparbietà renderà più semplic

Film(mini)Rece: Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate

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AVVERTENZA SPOILER : purtroppo qualche spoiler in questo blog mi scapperà. Niente che chi abbia letto il libro o abbia visto i precedenti due film non sappia o non possa immaginare, ma è giusto avvertire. Il viaggio nella Terra di Mezzo iniziato nel 2001 con La Compagnia dell'Anello si è concluso, e purtroppo non nel modo che avrei sognato: questo è il primo dei sei film Tolkieniani di Peter Jackson che mi ha fatto uscire dalla sala con qualche perplessità. Intendiamoci: il giudizio su questo terzo Hobbit è comunque positivo, e credo che la Extended Version prossima ventura risolverà molti dei problemi del film. Perchè, incredibile a dirsi, dopo due pellicole e più di sei ore per raccontare un libro di nemmeno trecento pagine, questo terzo film a tratti mi è sembrato un po' tirato via: nemmeno un accenno ai funerali di Thorin e a quello che succede ai nani di Erebor dopo la battaglia? Cinque-secondi-cinque di Beorn? Suvvia. E non sono tagli fatti per esigenze di durata: è

Film(mini)Rece: Guardiani della Galassia e Interstellar

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Minirecensioni spoiler-free combinate per gli ultimi due film visti in sala*, che mi sono piaciuti entrambi, per ragioni molto diverse, e che non potrebbero essere più differenti tra loro. Guardiani della Galassia è colorato, casinaro e divertente; due ore di puro cinema di intrattenimento che non si prende troppo sul serio. Anche perchè, ammettiamolo, quando tra i protagonisti ci sono un procione geneticamente modificato rissaiolo e permaloso con la passione per le armi di grosso calibro e un albero umanoide (quasi) muto, fortissimo ma con il cuore buono è oggettivamente difficile prendersi sul serio senza sconfinare nel ridicolo. Guardiani della Galassia non ci prova nemmeno: racconta la sua storia con leggerezza e funziona alla grande, sia come film a sè stante che come ennesimo mattone nella sempre più spettacolare costruzione MCU . Sono uscito dalla sala con un sorrisone ebete stampato in faccia, canticchiando le canzoni dell'azzeccatissima colonna sonora soul e già con

Le scie chimiche provocano servizi di Jeremy Clarkson!

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Wikipedia definisce così il bias di conferma : " È un processo mentale che consiste nel ricercare, selezionare e interpretare informazioni in modo da porre maggiore attenzione, e quindi attribuire maggiore credibilità, a quelle che confermano le proprie convinzioni o ipotesi, e viceversa, ignorare o sminuire informazioni che le contraddicono. " Evidentemente io soffro di una forma inversa di questo bias , perchè da che mi ricordo ho la passione* di andare a cercare e vedere/ascoltare/leggere quanto più possibile di chi la pensa in modo opposto al mio. Quindi ascolto spesso Radio Padania Libera ; quindi sono un fedele lettore dei siti del Giornale e di Libero ; quindi seguo su Twitter (anche) i pentastellati Carlo Sibilia , Paolo Bernini e Alessandro "Dibba" Dibattista , e l'ex parlamentare piddino e ora cristianissimo attivista anti-gay Mario Adinolfi ; quindi, soprattutto, sono diventato non dico un esperto ma sicuramente un discreto conoscitore delle

Di Ferrari, Fernando Alonso ed Eliseo Salazar

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In questi giorni circolano sempre più insistenti le voci di un imminente divorzio tra la Scuderia Ferrari e Fernando Alonso, con lo spagnolo dato già per accasato, la prossima stagione, alla nuova McLaren motorizzata Honda. I miei 0,02 Euri sulla vicenda. Ritengo Alonso il miglior pilota di Formula 1 e uno dei quattro veri campioni* attualmente in circolazione, la migliore speranza per riportare a Maranello il Mondiale nel 2016**, e mi dispiacerebbe moltissimo vederlo lasciare il Cavallino Rampante. Detto questo, io sono un tifoso della Ferrari , nel bene e nel male, chiunque ci sia dietro il volante. Se nel 1981, al posto di Pironi il Drake avesse ingaggiato Eliseo Salazar , avrei tifato per Eliseo Salazar. Quinidi se davvero Alonso se ne andrà, lo ringrazierò per quello che ha dato alla Ferrari in questi anni e tiferò per chi arriverà al suo posto, si tratti di Vettel, di Bianchi, di Susie Wolff, di Francesco Totti, del Dalai Lama o di Kim Jong-un. * Gli altri tre sono Vet

Nanonebbia in Val Padana

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Quest'anno l'11 settembre è stato per me un'occasione per reimmergermi nella fogna graveolente del complottismo*, undicisettembrino e non solo**, e sono ancora particolarmente sensibile al tema, nelle sue varie declinazioni. Non sono sorpreso quindi che questo articolo sul sito lafucina.it abbia attirato la mia attenzione. (Leggetelo, tanto è breve, vi aspetto.) (Fatto? Bene, continuiamo.) È soddisfacente constatare che il mio cazzatometro è ancora ben tarato. Cinque minuti di ricerche hanno infatti rivelato quanto segue: 1) La foto che mostrerebbe " la pianura padana vista dall’alto e sotto una cappa di nanoparticelle" viene effettivamente dalla NASA , ma è stata scattata quasi dieci anni fa (nel gennaio del 2005, per la precisione) e da nessuna parte, nella descrizione dell'immagine, si parla di nanoparticelle. 2) Il sito lafucina.it è gestito dalla Casaleggio Associati ; non a caso il link che mi ha portato all'articolo citato era su beppegri

Crisi tra l'ex-premier e la sua giovine compagna

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Pare che tra il nostro ex-Presidente del Consiglio e la sua giovine fidanzata che, ne sono certo, sta(va) con lui solo per Amore, sia crisi. Mi sembra il momento giusto per chiedere al sommo Rasputin la sua opinione sulla vicenda: Come sempre, grazie per le tue illuminate parole.

Alto e basso

Mi duole contaminare una delle imprese più incredibili compiute dall'umanità con l'ottusità arrogante di uno specifico membro della medesima, ma questo xkcd non è mai stato così rilevante. Ieri e oggi* si celebra il 45° anniversario del primo allunaggio di Apollo 11, e l'Onorevole Carlo Sibilia , non ha trovato di meglio da fare che twittare questa perla: Oggi si festeggia anniversario sbarco sulla #luna . Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che era una farsa... — carlo sibilia (@carlosibilia) July 20, 2014 Al di là dell'idiozia complottista c'è anche un marchiano errore aritmetico - 2014-1969=45 - e inevitabilmente l'On. è stato sommerso da risposte sarcastiche (tra cui anche quella del vostro affezionatissimo ). Dopo qualche ora il Nostro ha pubblicato una rettifica: Scusate. Rettifico. Siamo andati sulla luna, #Berlusconi è onesto, la riforma del senato è cosa buona e giusta e Repubblica è un giornale. — carlo sibilia (@carlosibilia)

Playa Tropicana, ovvero: nascondere visioni apocalittiche dentro motivetti orecchiabili

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Estate millenovecentoottantatre. Ho appena compiuto nove anni, e le radio trasmettono, confuse tra una Every Breath You Take e una Do You Really Want To Hurt Me , tra una I Like Chopin e una Juliet , due canzoni tremendamente orecchiabili di due complessi sconosciuti, un calypso con il testo in italiano, e un pop elettronico con qualche sfumatura disco, con il testo in spagnolo. La prima, Tropicana * del Gruppo Italiano , diventerà uno dei successi dell'estate in Italia; la seconda, Vamos a la Playa dei Righeira , si trasformerà in uno dei più clamorosi tormentoni** degli anni '80 e in una hit in tutta Europa e non solo. Entrambe sembrano delle leggerissime, spensierate, frizzanti canzoncine estive: base musicale accattivante, ambientazione balneare, video colorati... eppure c'è qualcosa che anche alle orecchie del me novenne sembra leggermente fuori posto, come un quadro appeso un po' sghembo: perchè in Tropicana si dice: " l'esplosione e poi dolce dolce

Di citazioni cinematografiche e gap generazionale

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Oggi, parlando con tre colleghe, di età variabile tra i 26 e i 29 anni, mi è partita l'intramontabile citazione " Il suo è culo, la mia è classe, caro il mio coglionazzo ". Tutte e tre mi hanno guardato come se mi fossi messo improvvisamente a parlare in gaelico . Una persona normale avrebbe continuato la conversazione e dimenticato tutto nel giro di cinque minuti; io, essendo io, mi sono messo a rimuginare, e il frutto delle mie rimuginazioni sono queste righe.  Credo che un episodio come questo sia un esempio perfetto di come sia cambiata, negli ultimi anni, la modalità di fruizione dei media. Mi spiego meglio: non credo esista un mio coetaneo* maschio** che non avrebbe riconosciuto immediatamente le immortali parole del Dott. Cav. Conte Diego Catellani . Anzi, con ogni probabilità avrebbe - correttamente - risposto con " Al trentottesimo "coglionazzo" e a quarantanove a due di punteggio... ". Questo perchè la mia generazione è cresciuta condivid

Banale, lo so.

Ne sono consapevole, la citazione è banale, ma sono un paio di mesi che il blog langue, e l'occasione è troppo ghiotta per non andare a ripescare uno dei momenti più importanti del cinema italiano: "tifo indiavolato e RUTTO LIBERO!". (Tra l'altro, una rapida ricerca sull'Interwebs ha rivelato che Italia e Inghilterra si sono incontrate solo una volta nella fase finale della Coppa del Mondo: l'inutile finale per il terzo posto di Italia '90. Sinceramente mi aspettavo un elenco di precedenti un po' più lungo.)

Vermeer a Bologna, ovvero: La ragazza col tortellino di perla

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Ieri io e la mia metà siamo andati a Bologna per la mostra "La ragazza con l'orecchino di perla". Gli orari dei treni ci hanno concesso ampi spazi di manovra: prima di partire ne abbiamo approfittato per una capatina nella nuova piazza Gae Aulenti , che io non avevo ancora visto, e che mi è molto piaciuta, mentre dopo la mostra ci siamo concessi una (breve, parziale, da ripetere) visita alla " vecchia signora coi fianchi un po' molli ". La mostra. È necessaria una premessa: Vermeer è uno dei miei pittori preferiti e La ragazza con l'orecchino di perla è in assoluto uno dei quadri che più mi piacciono; per quanto mi riguarda la cosiddetta "Monna Lisa del Nord" era la mostra, e tutte le altre opere esposte erano, al più, un piacevole aperitivo, gradevoli ma totalmente superflue. Detto questo: mostra molto ben pubblicizzata (forse fin troppo), con il volto dell'anonima modella un po' ovunque, in originale, in cioccolato , con gli occ

Critica e critici

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Questa mattina, su Radio Popolare * ho sentito un critico che, sostanzialmente, ha detto che se non ti piace La grande bellezza è perchè non lo capisci, perchè sei un ignorante brubru che rutta a tavola, si mette le dita (dei piedi) nel naso e non è in grado di riconoscere La Vera Arte Del Cinematografo **. Il fatto che qualcuno possa, semplicemente, avere gusti diversi, non l'ha minimamente sfiorato. Mi è tornata in mente un'altra recensione, sempre sentita su RadioPop, qualche mese fa, in cui si parlava di Avengers . Ci avevo anche scritto tre quarti di post, ma per qualche motivo non l'avevo mai finito. Le (parolona) riflessioni che facevo all'epoca mi sembrano ancora valide: [Inizio post d'epoca] Avvertenza: se siete tra le ventisette persone che ancora non hanno visto Avengers , provvedete prima di continuare la lettura, temo che qua e là qualche spoiler mi scapperà. Radio Popolare, domenica mattina. Un critico cinematografico del Fatto Quotidiano, di

Film(mini)Rece: La grande bellezza

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La mia primissima reazione a caldo appena terminata la visione del film di Sorrentino: ARRIDATECE PACIFIC RIM . Non che questo mi sorprenda: dopo quasi quattro decenni di convivenza con me stesso conosco piuttosto bene i miei gusti, ed ero abbastanza sicuro che avrei trovato l'osannatissimo La grande bellezza piuttosto ostico. Non mi aspettavo di trovarlo così sconclusionato, così pretenzioso e, in ultima analisi, così noioso . Per carità, fotografato benissimo e con un bravissimo protagonista, però in definitiva un film senza una storia , e chi mi legge da un po' sa che per me questa è una mancanza imperdonabile. Ci sono un paio di citazioni memorabili, un paio di scene godibili, ma nel complesso il film è solo una raccolta di flash più o meno coerentemente legati tra loro, senza una vera direzione e con un paio di momenti francamente irritanti per la loro didascalicità: in particolare la bambina che inspiegabilmente finisce nella cripta di una chiesa e dice al protagonis

FilmRece: Capitan Harlock

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Capitan Harlock , Actarus e Ken Falco sono un po' la Trimurti dei miei eroi infantili: comprensibile quindi che aspettassi con una certa trepidazione* di vedere questa interpretazione moderna, e sul grande schermo, del Capitano. Purtroppo il film si è rivelato una mezza delusione, nonostante sia davvero, come dice James Cameron sulla locandina, "visivamente senza precedenti". Forse è ingiusto paragonare il film e la serie televisiva, ma, specialmente per una persona della mia generazione, il confronto è inevitabile e decisamente a favore della seconda. Il film ha la grande colpa di non sfruttare, se non in minima parte, i veri protagonisti della serie, ossia Capitan Harlock e la stessa astronave Arcadia**. Il Capitano più tormentato e carismatico della storia dell'animazione giapponese è ridotto a poco più che una comparsa, e anche se i suoi pochi momenti sullo schermo sono memorabili , mi è sembrata un'occasione sprecata non farne il vero protagonista del f