Verbatim

Ormai credo che i miei dodici lettori l'abbiano capito: nutro un certo astio verso il cosiddetto complottismo, e con la mentalità del sospetto permanente e del disprezzo per la competenza che lo alimenta. Come per tutte le cose, l'astio suddetto segue una gerarchia: passo dal fastidio verso i negazionisti lunari o le varie incarnazioni del complottismo economico*, al furore Berserker nei confronti degli antivaccinisti e in generale delle presunte cospirazioni a sfondo medico.
Le scie chimiche hanno una collocazione a parte: credo siano la più delirante, la più sconclusionata, la più assurda tra tutte le teorie del complotto, e proprio per questo sono una cartina di tornasole utilissima: chi ci crede, e ci crede davvero, è ormai impermeabile a qualunque tentativo di ragionamento logico, e va lasciato ai suoi deliri, sperando solo che non faccia troppi danni. Vado a dimostrarlo lasciando la parola agli sciachimisti medesimi.
Tutto quanto segue è tratto, verbatim, da un recente video di Tommix, uno dei più noti e più versatili complottisti italiani**, in cui, con indubbia abilità di montaggio e altrettanto indubbio talento recitativo, si spiega che cosa sono, e, finalmente, anche a che diamine servono le scie chimiche. Se, come spero, quanto segue vi provoca ilarità e un certo qual disagio nel pensare che ci sono persone che prendono per vere queste cose e votano, sono orgoglioso che facciate parte dei miei dodici lettori. Se, invece, queste citazioni e il resto del video vi sembrano convincenti e illuminanti, vi prego, stracciate immediatamente la vostra tessera elettorale.

[...] ecco a cosa sono servite le scie chimiche in tutti questi anni: sono le armi psicotroniche che hanno contribuito con i sistemi HAARP, con le telecomunicazioni digitali televisive e telefoniche a determinare gli strumenti di controllo interno all'uomo. Se non ve ne siete ancora accorti, ci hanno scatenato la guerra dentro. Siamo affetti da disturbi elettrici che ci portano a una ormai visibile narcosi di massa [...]

Queste armi chimiche contengono nanoparticelle metalliche che noi respiriamo e ingeriamo e che vanno a costituire una rete elettrica artificiale che si sovrappone alla nostra per inibire la vitalità umana attraverso una sindrome da adattamento graduale. [...] Queste armi diminuiscono infatti l'elettronegatività, che ci permette di assorbire protoni dal nostro habitat e quindi energia, vitalità. Più di vent'anni di atmosfera metallica stanno compromettendo la nostra ghiandola pineale, organo vicino al centro del cervello che ha la capacità di trasformare delle vibrazioni in impulsi elettrici. Il fine indotto dalla diffusione di nanoparticelle è quello di costituire in noi un sistema piezoelettrico artificiale.


* Correnti mirabilmente riassunte nella figura tragicomica dell'Onorevole Carlo Sibilia.
** Mica cazzi.

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