Paul è volgare, fuma sostanze illegali piuttosto potenti, scorreggia davanti alle ragazze e non si fa problemi a mostrare le chiappe in pubblico. Ah, è anche un alieno, precipitato nel 1947 in Wyoming e da allora ospite/prigioniero del governo americano. In fuga, si ritrova sul camper di due nerd inglesi appassionati di fantascienza che dopo un lieve shock iniziale lo aiuteranno a raggiungere la sua meta. Il film funziona, tra battute fulminanti, critiche nemmeno troppo velate al bigottismo religioso creazionista e innumerevoli strizzate d'occhio all'universo geek; solo il finale mi è sembrato un po' troppo affrettato nel tirare tutti i fili della storia. In compenso il ritratto dell'alieno fin troppo umanizzato da 60 anni di permanenza sul nostro pianeta è inedito, e grazie anche ad una CGI di livello eccelso , perfettamente convincente. Almeno nella versione originale, in cui Paul ha la voce di Seth Rogen. Perchè in italiano qualcuno ha avuto l'idea di far do...
Everyone is entitled to his own opinion, but not his own facts. (Daniel Patrick Moynihan, 1983)