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Visualizzazione dei post da 2021

L'anno peggiore

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Questo è solo il quinto post che scrivo nel 2021, il che lo rende, di gran lunga, l'anno peggiore per questo blog*. E non solo per questo blog: come ho scritto altrove, il 2021 è stato, in mancanza di definizioni migliori, un anno di merda. Per il COVID, ovviamente (anche se per fortuna mi ha solo sfiorato), e per un sacco di altri motivi, con cui non tedierò i miei dodici lettori. Anche per questo, l'idea di scrivere una recensione per ogni libro letto e di riportarla qui sul blog, si è trasformata nell'ennesimo buon proposito non rispettato. Sui quarantadue libri terminati quest'anno, ho scritto un post compiuto solo su tre e mezzo **, e forse per quattro o cinque altri ho aggiunto un paio di parole al testo standard in cui prometto su Goodreads il prossimo arrivo della recensione, come ad esempio in questo caso, per il meraviglioso My Favorite Thing Is Monsters :   E dire che di libri interessanti, in questo 2021, ne ho letti. Dal saggio sulla fine delle icone del de

GoodreadsRece: Susanna Clarke - Piranesi

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I loved Clarke's previous books (the monumental Jonathan Strange & Mr. Norrell , and the much smaller, but equally charming The Ladies of Grace Adieu ), but I read them so long ago that I don't remember them well, so I had no real expectations as I started this long-awaited Piranesi . It wouldn't have mattered anyway, because it would have satisfied them, and then some. It's a little masterpiece of a book, as hard to define as it is unforgettable, part voyage of self-discovery, part mystery; sad and sweet, astonishing and puzzling. The protagonist/narrator is our guide in the wonder that is the House and he's, at least at the beginning, a naive, almost childish guide, and we cannot but share his amazement and his awe as we move among Halls and Vestibules, among Statues and Tides. As the story progresses, he grows, and becomes more cunning, if a little less innocent, but his awe for the House remains unchanged, as remains ours as readers. Becaus

FilmRece: Dune (con una divagazione sul tornare in sala dopo quasi due anni)

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Primo post dopo un'estate tremenda (non tedierò i miei dodici lettori con i dettagli), e primo post su un film visto in sala da prima della pandemia (su questa, invece, tedierò i miei dodici lettori con qualche dettaglio in più; ho, da mesi, intenzione di scriverne). Il ritorno in sala, dicevamo. Non poteva avvenire altrove che all'Arcadia di Melzo, in quella sala Energia di cui ho già scritto diverse volte; e la combinazione di un impianto stellare e di un film come Dune , mi ha fatto capire che, almeno per me, e nonostante l'indubbia comodità dello streaming e della visione casalinga, l'epoca del cinema non è ancora finita. Comprerò il Blu-ray di Dune appena uscirà, ma non sarà la stessa cosa: la sabbia e il sole di Arrakis non saranno così implacabili, la spezia non sarà così effimera e così magica, il Barone Harkonnen non sarà così minaccioso, Shai-Hulud non sarà così colossale e i suoni e le musiche non saranno così maestosi. Proprio da quest'ultimo aspetto p

GoodreadsRece: Rick DuFer - Spinoza e popcorn & Luca Perri - La scienza di Guerre Stellari

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[Questa (mini)recensione riguarda sia Spinoza e popcorn , di Rick DuFer, sia La Scienza di Guerre Stellari , di Luca Perri] (Mini)Rece doppia perché in sostanza questi due libri fanno la stessa cosa: divulgazione mediata dalla cultura pop. Rick DuFer tratta di filosofia prendendo spunto da serie Tv e film; Luca Perri di scienza (principalmente astronomia e fisica, ma non solo) ispirandosi alla saga di Guerre Stellari. Sono due buoni libri, divertenti ma rigorosi, approfonditi il giusto senza mai diventare troppo tecnici; si leggono in fretta ma lasciano qualche idea o qualche suggestione a rimbalzare nella testa anche molto dopo averli finiti. Esattamente quello che, secondo me, dovrebbe fare ogni buon libro di divulgazione, che tratti di Kant e dell’etica di Walter White, della tecnologia necessaria a costruire il Millennium Falcon, di riso Carnaroli che Carnaroli non è o di come i capelli non abbiano bisogno di respirare (checché ne dica il marketing delle aziende cosmeti

GoodreadsRece: Valérie Perrin - Cambiare l'acqua ai fiori

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[Nota: non è il post con cui avrei voluto iniziare il 2021 del blog, ma tutti gli altri possibili sono in vari stadi di avanzamento, ma comunque ben lontani dall'essere finiti. Prima o poi arriveranno anche loro, probabilmente.] Ero combattuto. Da una parte, ovunque si parlava tanto, fin troppo, di questo come del romanzo assolutamente da leggere (e poche cose mi fanno passare la voglia di prendere in mano un libro quanto queste entusiastiche e onnipresenti raccomandazioni); in più un'intervista all'autrice letta su un giornale non me l'aveva resa particolarmente simpatica. Dall'altra, avevo letto che la protagonista di Cambiare l'acqua ai fiori è la guardiana di un cimitero, e questo aveva solleticato la mia mai completamente sopita curiosità per per la morte e il macabro, probabilissimo e graditissimo lascito della mia adolescenza passata tra Dylan Dog e Stephen King. Alla fine, il conflitto è stato risolto, come mi succede spesso, dal consigli