Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

GoodreadsRece: Roberto Burioni - Balle mortali

Immagine
Per questo suo terzo libro divulgativo, il prof. Burioni abbandona quasi del tutto l'argomento dei vaccini, a cui è dedicato solo un capitolo, per affrontare più in generale quello delle bufale mediche, delle pseudomedicine, delle presunte cure miracolose, delle supposte panacee. Dalla nuova medicina germanica (non merita le maiuscole) alla "cura" Di Bella; dal siero Bonifacio a Stamina, il prof. illustra con un linguaggio chiaro e accessibile, e smonta con dati, numeri e studi alcune delle più incredibili balle mediche diffuse negli ultimi decenni. Il tono è molto più pacato di quello delle blastate a cui il prof. ci ha abituato sui social, ma a tratti traspare la furia di un medico nei confronti di quei suoi colleghi che abusano del loro ruolo e della fiducia che da esso deriva per ingannare e illudere persone vulnerabili perché spaventate (furia che peraltro condivido in pieno, anche se non sono medico). Libro calorsamente consigliato, con un solo dife

GoodreadsRece: Marco Malvaldi - A bocce ferme

Immagine
Lo confesso: non leggo i gialli di Malvaldi per scoprire il colpevole. O perlomeno, non solo per quello. Li leggo per tornare al BarLume e per incontrare di nuovo Ampelio, Aldo, Pilade e il Rimediotti, per gustarmi i loro bisticci e le loro arguzie; per controllare come stanno Tiziana e le sue puppe, e, sebbene con interesse decisamente minore, anche Marchino e i suoi tatuaggi; e, ovviamente, per ritrovare Massimo e Alice, improbabile e verissima coppia di investigatori molto sui generis . Questo non significa che il caso da risolvere, anzi, in questo libro, i casi da risolvere, uno vecchio di cinquant'anni e uno fresco di giornata, non mi coinvolgano, e anzi, forse più che in altre occasioni, la risoluzione collettiva del mistero in questo A bocce ferme è assai soddisfacente. Al solito, la scrittura di Malvaldi è scorrevolissima e complice, con il suo orecchio sopraffino per il parlato e la quarta parete che crolla, o almeno si incrina, spesso e volentieri. In

GoodreadsRece: Philip Reeve - Mortal Engines

Immagine
I read this book, which I have to admit I had never heard about, mainly to prep for the upcoming movie, but I was glad to find it an extremely pleasant reading. One of the best opening sentences I have ever read, " It was a dark, blustery afternoon in spring, and the city of London was chasing a small mining town across the dried-out bed of the old North Sea ", threw me right in the middle of a dystopic steampunk future of cities on wheels and treads that hunt and eat each other like predators and preys. With this premise, it’s not surprising that the whole world building is amazing, but there is more to the book: the plot is both an exciting, swashbuckling adventure and a journey of painful and wonderful self-discovery for the main characters, and the writing is crystal clear and essential, with hardly a wasted word. Moreover, even if it's the first book of a series, it's completely self-contained, and it tells a whole story and not just a first act, s

Del perchè leggo (soprattutto) in inglese

Immagine
Ho visto di recente un paio di video su YouTube in cui una BookTuber (credo si dica così) spiegava ai suoi seguaci perché legge libri in inglese. Come al solito li stavo tenendo di sottofondo mentre facevo altro, quindi non garantisco di avere colto tutti i dettagli, ma mi sembra che le tre ragioni principali fossero: il prezzo solitamente più basso delle versioni inglesi; il ritardo nella pubblicazione delle traduzioni italiane; le copertine più brutte e in generale la qualità inferiore delle edizioni nostrane, spesso meno curate degli originali. A parte le copertine, che rientrano negli insindacabili gusti personali*, mi sembrano ragioni estremamente valide, in particolare la prima; ma per me, non sono quelle principali. Quindi, perché leggo in inglese? In ordine sparso: Perché posso . Mi rendo conto che può sembrare una spacconata, ma è forse la ragione più importante. La lettura per me è sempre stata, ed è tuttora, un piacere; se leggere in inglese fosse uno stress, molt

GoodreadsRece: Arto Paasilinna - Il figlio del dio del tuono

Immagine
La premessa del libro, anche se non inedita per chi conosce Terry Pratchett (cfr. Small Gods ), è molto promettente: gli antichi dèi finnici sono preoccupati per la crisi della religione tradizionale, quasi completamente soppiantata da Cristianesimo e ateismo, e decidono di mandare sulla terra Rutja (il figlio del dio del tuono, appunto) a indagare sulle cause e, se possibile, a invertire la tendenza e a ristabilire i riti ancestrali. Rutja è un improbabile Gesù finnico, atletico e vitalissimo, amante del vino e delle belle donne, che non ha nessuna intenzione di finire crocefisso per i peccati dell'umanità, e le sue peripezie, specialmente nella prima parte del libro, in cui impara a convivere con il suo nuovo corpo mortale, sono molto divertenti (in più di un'occasione mi è tornato alla mente il Thor dei libri di Douglas Adams su Dirk Gently). Quando però le cose per Rutja cominciano ad andare bene, il libro perde un po' di smalto, e diventa piuttosto pr