Questa non vuole essere solo una recensione per il libro di Costa (che comunque consiglio senza riserve, more on that later ), quanto un endorsement di tutti i suoi progetti giornalistici sugli USA, che mi spiace avere scoperto solo alla fine dello scorso anno. I suoi articoli sul Post , la sua newsletter e il suo podcast (entrambi dall'azzeccato nome Da Costa a Costa , tutte le informazioni si trovano qui ) sono stati un riferimento costante e una guida preziosa durante questa storica campagna elettorale, e attualmente Costa è probabilmente il giornalista italiano più competente, informato e preciso tra quelli che cercano di raccontare gli Stati Uniti contemporanei. Il libro è una raccolta di storie: alcune parlano di vicende USA poco raccontate (almeno in Italia), come la diffusione dell'abuso di oppioidi o l'incredibile crisi dell'acqua di Flint, in quel Michigan che è appena tornato blu dopo la svolta trumpiana del 2016; altre cercano di dare una lettura p...
Everyone is entitled to his own opinion, but not his own facts. (Daniel Patrick Moynihan, 1983)