Raramente mi è capitato di essere così incapace di decidere se un romanzo mi è piaciuto o no. O meglio: è uno dei libri più coinvolgenti e incalzanti, (gli anglofoni direbbero unputdownable) che abbia mai letto, quindi, al livello più elementare e più importante, mi è piaciuto, e pure molto. In più è anche un romanzo sfacciatamente metatestuale, aspetto che trovo sempre molto stimolante, e ancora adesso ho il dubbio che sia quello, più ancora della storia, il vero nocciolo dell'opera. Però ci sono anche personaggi stereotipati (la protagonista, in particolare, è terribile), dialoghi che riescono ad essere allo stesso tempo retorici e semplicistici (anche in questo caso, la protagonista è la peggiore), e una trama che parte lentamente e si sviluppa in una frenesia di colpi di scena e rivelazioni improbabili, risultando sì unputdownable, ma anche eccessiva, ai limiti dell'autoparodia**.
E quindi? E quindi, appunto, ancora non ho capito se La verità sul caso Harry Quebert mi è piaciuto o no. Leggetelo, nonostante la mole scorre a meraviglia, e decidete voi.
Voto: 3 su 5
La verità sul caso Harry Quebert su Goodreads
* Tra il 2012 e il 2013 ho letto diciassette libri di GNU Terry Pratchett.
** E anche qui, c'è il dubbio che sia tutto un gioco metatestuale, compresa la ricerca ossessiva del colpo di scena.
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