Passa ai contenuti principali

Post

Trailer: Deliver Me From Nowhere

Come accennavo in questo post , tra pochi mesi uscirà, almeno negli US of A, il film Deliver Me From Nowhere , tratto dal libro omonimo che ho letto l'anno scorso e che mi è piaciuto moltissimo. Le premesse per il film erano buone: Jeremy Allen "The Bear" White nel ruolo di Springsteen, la storia del suo disco più bello (per molti*) e più personale (e qui non è questione di opinioni) e la benedizione del Boss, che è stato diverse volte sul set durante le riprese. Oggi è uscito il trailer, e le premesse, da buone, sono diventate ottime.     Non so nemmeno se verrà distribuito in Italia, ma questo non me lo perdo.   * Non sono tra quei molti, perlomeno non sempre (o non ancora). Sicuramente Nebraska è uno dei capolavori di Springsteen, ma gli preferisco Born To Run, anche se con il passare degli anni, la distanza tra i due dischi, già piccola, si sta riducendo.
Post recenti

GoodreadsRece: Kazuo Ishiguro - Never Let Me Go

I completely subscribe to the idiom " Dont judge a book by its cover ": over the years I often read wonderful books with horrible covers , less often horrible books with wonderful covers , and everything in beetween. Sometimes, though, a particularly good cover made me discover a book I wouldn't otherwise have considered, as happened in this case. I'm not really sure why, but this cover for Never Let Me Go struck a chord with me, and even if I had barely heard about the author Kazuo Ishiguro, and not at all about the book, I read it. And I loved it. I don't want to spoil anything about the plot, moreso because the whole book is written as a slow, gradual unveiling of the story of the protagonist/narrator, the people around her, and the (apparently) normal world in which they live, and part of its allure is exactly following Kathy's pace in remembering her life, with all her infinite and (apparently) meaningless digressions. I'll just repeat here what I wr...

Certificato di esistenza in vita

Per fortuna, il periodo positivo a cui accennavo nel mio ultimo post (di dicembre, che vergogna) sta proseguendo; questo però vuol dire che sto proseguendo anche a scrivere poco o nulla, qui e altrove. Rimediamo con queste righe, giusto per ribadire che sono ancora vivo, che ho ancora voglia di scrivere qui sul blog (e spero anche di avere qualcosa di interesssante da scrivere), e che, come sempre, spero di farlo più spesso. Periodo positivo che, come ho scritto altrove, riguarda la sfera privata: da inizio 2024 mi sono successe parecchie belle cose, con cui non tedierò i miei dodici lettori; per quanto riguarda il resto del mondo, sto cominciando a credere nella teoria secondo cui tutto quanto sta andando a meretrici da quando è morto David Bowie*. Tendenza che, ovviamente, non ha fatto che peggiorare da quando gli US of A hanno eletto (di nuovo!) alla presidenza quello che considero in assoluto l'essere umano MENO adatto a ricoprire quel ruolo. C'è anche altro di cui scriver...

Riassunto 2024

Eccoci. Il 2024 è praticamente finito, ed è l'ora del consueto post di schegge e frammenti su qualche libro letto quest'anno e per cui non ho scritto nulla di più sostanzioso (ossia, purtroppo, praticamente tutti). Se vi interessa qui trovate il post dell'anno scorso , qui quello del 2022 e qui il primo, del 2021 . Prima di cominciare aggiungo solamente che, per fortuna, in un ribaltamento completo rispetto al suddetto 2021, quest'anno ho scritto poco perché è stato un BUON anno, per diversi motivi. Qui c'è la pagina di Goodreads con i dettagli: nel 2024 ho finito 42 libri (altri ne ho ancora in lettura), per un totale di 13.280 pagine, dato più o meno in linea con gli anni scorsi. Il primo libro finito nel 2024 (ma iniziato nel 2023), Starter Villain di John Scalzi, è stato una mezza delusione. Divertente, a tratti anche molto divertente, (e non gli chiedevo nulla di più), ma mi ha lasciato l'impressione di aver letto un'introduzione, più che un romanzo....

GoodreadsRece: Paolo Cognetti - Le otto montagne

Come faccio sempre quando inizio un libro, l'ho segnalato su Feisbù. Normalmente sono post che passano abbastanza inosservati: quando va bene raccolgo un paio di 👍 e uno o due commenti; stavolta una decina dei miei amici (che sui poco più di cento che ho sono una percentuale tutt'altro che trascurabile) si sono fatti vivi per dirmi quanto gli è piaciuto Le otto montagne (con una parziale ma significativa eccezione, ci torno). Avevano ragione. Erano diversi anni che un romanzo italiano non mi colpiva così tanto, e la cosa è ancora più notevole perché avevo una blanda, incomprensibile e ingiustificata antipatia preventiva per l'autore. Nonostante il titolo, il libro parla di montagna quanto, si parva licet , I promessi sposi parla di matrimonio: la montagna c'è, presenza concretissima, sfondo e motore di tutto ciò che accade al protagonista/narratore Pietro e a chi gli sta attorno (nonché, almeno per me, da sempre muntagnatt nell’animo anche se abito...

GoodreadsRece: Il Post - Ogni quattro anni (Cose spiegate bene Vol. 10)

Come ho scritto non ricordo più dove, leggo nonfiction principalmente per imparare cose, e in questo caso ne ho imparate poche, da cui il voto (relativamente) basso. Non perché il libro non sia ben fatto o interessante: lo è, come d'altra parte lo sono tutti quelli di questa collana che ho letto finora. Semplicemente, la gran parte degli articoli (capitoli? interventi?) parlano di cose, come il funzionamento del collegio elettorale, l'evoluzione della società in Texas, o l'incredibile vicenda dell'acqua di Flint, che ho già incontrato e approfondito, spesso proprio sulle pagine del Post o in uno dei libri/video/podcast/altri progetti assortiti di Francesco Costa*. Comunque consigliato, specialmente a chi è interessato agli US of A ma non è ossessionato, come lo sono io, dalla loro politica (spesso ho l'impressione di essere più informato su quella americana che su quella italiana, e non sono sicuro che sia una buona cosa), e dalle loro contraddizioni, e che ...

Baustelle, di nuovo

Ebbene sì, sto paciugando di nuovo con il layout del blog, con l'impostazione generale, come vedete, con i caratteri, con la gestione dei post, eccetera. Sto anche cercando di capire come applicare temi di terze parti, ma lo sto facendo nei ritagli dei ritagli di tempo, quindi non sto concluendo granché. Ma sto anche scrivendo delle cose, giuro!

Il treno da Tucson, o: del potere delle aspettative

Ho accennato altrove a quanto mi abbia stupito (in positivo) Western Stars , "in tutte e tre le sue incarnazioni", e a distanza di quattro anni e mezzo lo posso confermare: è un disco che "mi si è attaccato al cuore e alla mente e non sembra avere intenzione di staccarsi presto". Questo pomeriggio, mentre tornavo a casa dal lavoro, l'ho riascoltato per intero per la prima volta da qualche mese, sicuramente per la prima volta dal 6 marzo di quest'anno*: ho ritrovato la bellezza che mi aveva conquistato all'uscita del disco, ma oggi è un'altra la cosa che mi ha colpito, e c'entra solo tangenzialmente con la musica.   Tucson Train è uno dei singoli tratti dal disco, e anche se è una gran canzone, non è una delle mie preferite**, a ulteriore dimostrazione del livello altissimo di Western Stars . Qui trovate il video ufficiale , e qui una parte*** della versione dal vivo tratta dal film che ha accompagnato l'uscita del disco. Ascoltatela, una o...