Passa ai contenuti principali

A volte penso che per il genere umano c'è ancora speranza...

Non capita spesso, ma a volte qualcosa mi fa pensare che (forse) non tutto è perduto per l'homo sapiens sapiens.
La missione su Marte della sonda Phoenix, ad esempio (e in generale tutta la storia dell'esplorazione umana dello spazio: ho rimpianto più volte di non essere nato una generazione fa, ma mi incazzo come un'ape ogni volta che mi ricordo di non aver potuto vivere in diretta la corsa alla Luna delle missioni Apollo).
Probabilmente non molti si fermano a pensare alla difficoltà di far atterrare in sicurezza una sonda su un corpo celeste distante (come minimo) 70 milioni di chilometri, e di farle poi scattare fotografie o prelevare campioni di suolo; per me è semplicemente miracoloso.
E miracolose mi sono sempre sembrate le immagini che queste missioni ci restituiscono, come quella là sopra (la Phoenix che scende su Marte), questa (il sistema Terra-Luna, ripreso, come l'immagine precedente dalla sonda orbitante Mars Reconnaissance Orbiter) o questa (un tramonto su Marte, ripreso dal rover Spirit).

Purtroppo anche davanti a queste straordinarie dimostrazioni di quello che la nostra specie è capace di fare, quando si mette d'impegno, c'è chi non trova di meglio da fare che ipotizzare complotti e misteri: ad esempio immaginando che questa immagine (meglio, il puntolino bianco che si vede sulla destra, appena sotto l'orizzonte, probabilmente niente più che un artefatto dell'immagine digitale o un riflesso) mostri qualche sconosciuto manufatto alieno. Non è la prima volta, e (temo) non sarà l'ultima: da chi sostiene che l'uomo non è mai andato sulla Luna, al recente "mistero della marziana seduta", pare che la fantasia (impiegata malissimo, per quanto mi riguarda, ma pur sempre fantasia) degli increduli non abbia limiti.
Sfortunatamente per i complottisti, questa volta c'è un'altra immagine che mostra chiaramente che cosa in effetti la sonda ha ripreso: eccola.

Commenti

  1. io personalmente pensando a queste cose mi chiedo se l'uomo potrà mai realmente visitare (di persona) corpi nello spazio a distanza superiore della Luna...
    Lo spero, ma credo che siano le Sonde, che faranno tutto il lavoro, almeno per un altro centinaio di anni.
    Per quanto riguarda quella pseudo-statua, o i coniglietti, o quelle strane "luci" sulla superficie, penso che più di cercare la notizia eclatante si dovrebbe tenere a freno la propria fantasia (degli "osservatori" compresi) e procedere semplicemente in maniera coerente... se c'e' qualcosa di curioso, o inspiegabile con i normali criteri, si deve studiare, ma non possiamo credere a queste storielle indiscriminatamente (il che vuol dire che non si escludono Neanche "quelle" ipotesi in maniera totale se non si hanno dati a riguardo)
    In questo senso la nostra mente dev'essere libera, inoltre, sarebbe da concentrare qualche sforzo in più sull'Osservazione dei N.E.O., anche se un impatto di evento distruttivo su larga scala ha una tendenza a verificarsi di ogni 100.000 anni, ciò non vuol dire che dobbiamo prenderla sottogamba, perchè se dovesse accadere, sarebbe la fine di tutto. Uno di questi N.E.O. (Near Earth Object) dovrebbe impattare con la terra entro il 2880, ovviamente la sua rotazione è suscettibile ad eventuali e possibili cambiamenti e resta comunque una rara eventualità ma di proporzioni catastrofiche... Chissà se cose del genere non giustifichino, almeno in parte, le enormi spese da parte dei governi sui programmi spaziali?

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Trailer: Deliver Me From Nowhere

Come accennavo in questo post , tra pochi mesi uscirà, almeno negli US of A, il film Deliver Me From Nowhere , tratto dal libro omonimo che ho letto l'anno scorso e che mi è piaciuto moltissimo. Le premesse per il film erano buone: Jeremy Allen "The Bear" White nel ruolo di Springsteen, la storia del suo disco più bello (per molti*) e più personale (e qui non è questione di opinioni) e la benedizione del Boss, che è stato diverse volte sul set durante le riprese. Oggi è uscito il trailer, e le premesse, da buone, sono diventate ottime.     Non so nemmeno se verrà distribuito in Italia, ma questo non me lo perdo.   * Non sono tra quei molti, perlomeno non sempre (o non ancora). Sicuramente Nebraska è uno dei capolavori di Springsteen, ma gli preferisco Born To Run, anche se con il passare degli anni, la distanza tra i due dischi, già piccola, si sta riducendo.

GoodreadsRece: Valérie Perrin - Cambiare l'acqua ai fiori

[Nota: non è il post con cui avrei voluto iniziare il 2021 del blog, ma tutti gli altri possibili sono in vari stadi di avanzamento, ma comunque ben lontani dall'essere finiti. Prima o poi arriveranno anche loro, probabilmente.] Ero combattuto. Da una parte, ovunque si parlava tanto, fin troppo, di questo come del romanzo assolutamente da leggere (e poche cose mi fanno passare la voglia di prendere in mano un libro quanto queste entusiastiche e onnipresenti raccomandazioni); in più un'intervista all'autrice letta su un giornale non me l'aveva resa particolarmente simpatica. Dall'altra, avevo letto che la protagonista di Cambiare l'acqua ai fiori è la guardiana di un cimitero, e questo aveva solleticato la mia mai completamente sopita curiosità per per la morte e il macabro, probabilissimo e graditissimo lascito della mia adolescenza passata tra Dylan Dog e Stephen King. Alla fine, il conflitto è stato risolto, come mi succede spesso, dal consigli...

Del perchè leggo (soprattutto) in inglese

Ho visto di recente un paio di video su YouTube in cui una BookTuber (credo si dica così) spiegava ai suoi seguaci perché legge libri in inglese. Come al solito li stavo tenendo di sottofondo mentre facevo altro, quindi non garantisco di avere colto tutti i dettagli, ma mi sembra che le tre ragioni principali fossero: il prezzo solitamente più basso delle versioni inglesi; il ritardo nella pubblicazione delle traduzioni italiane; le copertine più brutte e in generale la qualità inferiore delle edizioni nostrane, spesso meno curate degli originali. A parte le copertine, che rientrano negli insindacabili gusti personali*, mi sembrano ragioni estremamente valide, in particolare la prima; ma per me, non sono quelle principali. Quindi, perché leggo in inglese? In ordine sparso: Perché posso . Mi rendo conto che può sembrare una spacconata, ma è forse la ragione più importante. La lettura per me è sempre stata, ed è tuttora, un piacere; se leggere in inglese fosse uno stress, molt...

Riassunto 2024

Eccoci. Il 2024 è praticamente finito, ed è l'ora del consueto post di schegge e frammenti su qualche libro letto quest'anno e per cui non ho scritto nulla di più sostanzioso (ossia, purtroppo, praticamente tutti). Se vi interessa qui trovate il post dell'anno scorso , qui quello del 2022 e qui il primo, del 2021 . Prima di cominciare aggiungo solamente che, per fortuna, in un ribaltamento completo rispetto al suddetto 2021, quest'anno ho scritto poco perché è stato un BUON anno, per diversi motivi. Qui c'è la pagina di Goodreads con i dettagli: nel 2024 ho finito 42 libri (altri ne ho ancora in lettura), per un totale di 13.280 pagine, dato più o meno in linea con gli anni scorsi. Il primo libro finito nel 2024 (ma iniziato nel 2023), Starter Villain di John Scalzi, è stato una mezza delusione. Divertente, a tratti anche molto divertente, (e non gli chiedevo nulla di più), ma mi ha lasciato l'impressione di aver letto un'introduzione, più che un romanzo....