Passa ai contenuti principali

Armchair Potato

Post (leggermente) aggiornato rispetto alla pubblicazione iniziale

Come da post precedente, la convalescenza per la mia frattura da scoppio (l'omero si è polverizzato in più di 40 frammenti) continua, e visto che con un braccio solo faccio una fatica dannata
anche a leggere, mi sto facendo un'overdose di film e telefilm. La mia fida POÄNG sta diventando sempre più solidale con il mio culo, e mi sto barcamenando tra nuove scoperte e arretrati che languiscono da anni, cercando di non rivedere cose già viste (per il momento ho fatto un'eccezione solo per il meraviglioso In The Shadow Of The Moon).
Tra i film/documentari visti in queste settimane, mi sono assai piaciuti Religulous (il viaggio di un ateo nel mondo a volte grottesco della religione), Sicko (Michael Moore sulla sanità USA), Grindhouse (meglio Rodriguez di Tarantino, ma tutto il progetto è geniale), The Right Stuff (storia degli astronauti del programma Mercury) e Tutti gli uomini del Presidente (ebbene sì, non l'avevo mai visto). Discreti ma non all'altezza delle aspettative Soylent Green e For All Mankind.
In lista per i prossimi giorni Public Enemies (non è molto furbo far uscire il Dvd inglese prima che il film arrivi nelle sale in Italia, ma tant'è...), A Scanner Darkly, Funeral Party, Bubba Ho-tep, My Name Is Bruce, Plan 9 From Outer Space... e magari è la volta buona che riesco a vedere anche Jesus Christ Vampire Hunter.
Per le serie Tv, oltre alla sesta stagione di House (ottima, finora) e alla terza di Big Bang Theory mi sto rimettendo in pari con Dollhouse (Joss Whedon rules!) e True Blood, e ho scoperto FlashForward. Due parole su quest'ultima. La premessa della serie è affascinante nella sua semplicità: tutti gli esseri umani del pianeta perdono contemporaneamente i sensi per 2 minuti e 17 secondi, durante i quali hanno un flashforward (appunto) che mostra quello che staranno facendo da lì a circa sei mesi. Da cosa - o da chi - è stato provocato il blackout? Le visioni sono credibili? Il futuro che mostrano è già scritto o conoscendolo lo si può modificare? Per il momento (sono andati in onda 6 episodi, con il 7° previsto per questa sera) le risposte sono poche e ambigue, e le domande aumentano ad ogni puntata; comumque mi ha catturato fin da subito, e credo proprio che diventerà il mio Lost (l'originale non mi ha mai interessato, ma credo di essere uno dei pochi).
E poi è cominciato V, il remake dei Visitors, con una splendida Morena Baccarin nella parte della leader aliena. Anche questo è sicuramente da seguire, non fosse altro per l'effetto nostalgia.
Poi dicono che quando si sta a casa malati non c'è niente da fare...

Ah, dimenticavo: mi sono anche visto la seminale serie di documentari Life On Earth di David Attenborough, meravigliosa anche dopo più di 30 anni.

Commenti

  1. certo che però ora la tua sedia ikea (sono fantastiche!) ogni volta che vede che ti ci siedi scricchiola in modo sinistro e sembra quasi che dica "ooohnoooo" ;)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Trailer: Deliver Me From Nowhere

Come accennavo in questo post , tra pochi mesi uscirà, almeno negli US of A, il film Deliver Me From Nowhere , tratto dal libro omonimo che ho letto l'anno scorso e che mi è piaciuto moltissimo. Le premesse per il film erano buone: Jeremy Allen "The Bear" White nel ruolo di Springsteen, la storia del suo disco più bello (per molti*) e più personale (e qui non è questione di opinioni) e la benedizione del Boss, che è stato diverse volte sul set durante le riprese. Oggi è uscito il trailer, e le premesse, da buone, sono diventate ottime.     Non so nemmeno se verrà distribuito in Italia, ma questo non me lo perdo.   * Non sono tra quei molti, perlomeno non sempre (o non ancora). Sicuramente Nebraska è uno dei capolavori di Springsteen, ma gli preferisco Born To Run, anche se con il passare degli anni, la distanza tra i due dischi, già piccola, si sta riducendo.

GoodreadsRece: Valérie Perrin - Cambiare l'acqua ai fiori

[Nota: non è il post con cui avrei voluto iniziare il 2021 del blog, ma tutti gli altri possibili sono in vari stadi di avanzamento, ma comunque ben lontani dall'essere finiti. Prima o poi arriveranno anche loro, probabilmente.] Ero combattuto. Da una parte, ovunque si parlava tanto, fin troppo, di questo come del romanzo assolutamente da leggere (e poche cose mi fanno passare la voglia di prendere in mano un libro quanto queste entusiastiche e onnipresenti raccomandazioni); in più un'intervista all'autrice letta su un giornale non me l'aveva resa particolarmente simpatica. Dall'altra, avevo letto che la protagonista di Cambiare l'acqua ai fiori è la guardiana di un cimitero, e questo aveva solleticato la mia mai completamente sopita curiosità per per la morte e il macabro, probabilissimo e graditissimo lascito della mia adolescenza passata tra Dylan Dog e Stephen King. Alla fine, il conflitto è stato risolto, come mi succede spesso, dal consigli...

Del perchè leggo (soprattutto) in inglese

Ho visto di recente un paio di video su YouTube in cui una BookTuber (credo si dica così) spiegava ai suoi seguaci perché legge libri in inglese. Come al solito li stavo tenendo di sottofondo mentre facevo altro, quindi non garantisco di avere colto tutti i dettagli, ma mi sembra che le tre ragioni principali fossero: il prezzo solitamente più basso delle versioni inglesi; il ritardo nella pubblicazione delle traduzioni italiane; le copertine più brutte e in generale la qualità inferiore delle edizioni nostrane, spesso meno curate degli originali. A parte le copertine, che rientrano negli insindacabili gusti personali*, mi sembrano ragioni estremamente valide, in particolare la prima; ma per me, non sono quelle principali. Quindi, perché leggo in inglese? In ordine sparso: Perché posso . Mi rendo conto che può sembrare una spacconata, ma è forse la ragione più importante. La lettura per me è sempre stata, ed è tuttora, un piacere; se leggere in inglese fosse uno stress, molt...

Riassunto 2024

Eccoci. Il 2024 è praticamente finito, ed è l'ora del consueto post di schegge e frammenti su qualche libro letto quest'anno e per cui non ho scritto nulla di più sostanzioso (ossia, purtroppo, praticamente tutti). Se vi interessa qui trovate il post dell'anno scorso , qui quello del 2022 e qui il primo, del 2021 . Prima di cominciare aggiungo solamente che, per fortuna, in un ribaltamento completo rispetto al suddetto 2021, quest'anno ho scritto poco perché è stato un BUON anno, per diversi motivi. Qui c'è la pagina di Goodreads con i dettagli: nel 2024 ho finito 42 libri (altri ne ho ancora in lettura), per un totale di 13.280 pagine, dato più o meno in linea con gli anni scorsi. Il primo libro finito nel 2024 (ma iniziato nel 2023), Starter Villain di John Scalzi, è stato una mezza delusione. Divertente, a tratti anche molto divertente, (e non gli chiedevo nulla di più), ma mi ha lasciato l'impressione di aver letto un'introduzione, più che un romanzo....