Before reading about
Bad Blood
on GatesNotes I had never even heard the names Theranos or Elizabeth Holmes, and even after
reading about it my first thought was "Meh. The rise and fall of a
medical tech startup. How compelling (to directly quote Bill Gates)
could it be?" The answer is: a whole lot, and then some.
The story of how Holmes enthralled – for a while – investors, the press, politicians and the whole of Silicon Valley with very little more than her charisma, a meticulously cultivated image, and the promise of a diagnostic revolution way too good to be true, is utterly unbelievable, utterly terrifying and, in a way, utterly inevitable.
Everyone in the tech world believed Holmes' promises precisely because they were too good to be true, and because they were precisely what they wanted to believe: that the young, lonely, unknown (and, it doesn't hurt, extremely attractive) genius had found a shortcut everyone said didn't exist; more: couldn't exist.
Bad Blood is a cautionary tale about the power of expectations, and the need of oversight in crucial innovation sectors such as medical research; it's also as exciting as any techno-thriller, and at times too surreal to be anything but a true story. A fascinating read.
The story of how Holmes enthralled – for a while – investors, the press, politicians and the whole of Silicon Valley with very little more than her charisma, a meticulously cultivated image, and the promise of a diagnostic revolution way too good to be true, is utterly unbelievable, utterly terrifying and, in a way, utterly inevitable.
Everyone in the tech world believed Holmes' promises precisely because they were too good to be true, and because they were precisely what they wanted to believe: that the young, lonely, unknown (and, it doesn't hurt, extremely attractive) genius had found a shortcut everyone said didn't exist; more: couldn't exist.
Bad Blood is a cautionary tale about the power of expectations, and the need of oversight in crucial innovation sectors such as medical research; it's also as exciting as any techno-thriller, and at times too surreal to be anything but a true story. A fascinating read.
PS (with
minor spoilers, I guess): I blew my chance of writing something about
this book when it was still relatively unknown (at least in Italy) not
once, but twice. First in the year-and-a-month between when I finished
reading it and the start of the trial (as I said, Holmes enthralled
almost everyone - for a while, but reality finally caught up); then
again in the few months between the end of the trial and the release of
the Hulu/Disney+ miniseries
The Dropout, which, most likely, will introduce (or already introduced) this
story to a much larger audience. I still haven't watched it, but I
intend to very soon.
Prima che Bill Gates raccomandasse su GatesNotes
Una sola goccia di sangue
non avevo mai nemmeno sentito nominare Elizabeth Holmes o Theranos, e anche dopo
aver letto la raccomandazione, la mia reazione fu: "Meh. L'ascesa e la
caduta di una startup medica. Non sembra granché avvincente". Ecco, lo
è. Parecchio. E anche di più.
La storia di come Holmes abbia incantato – per un po’ – investitori, stampa, politici e, in sostanza, tutta la Silicon Valley, con quasi nulla oltre al suo carisma, a un’immagine meticolosamente curata e alla promessa di una rivoluzione diagnostica decisamente troppo bella per essere vera, è insieme incredibile, spaventosa e, in certa misura, inevitabile.
Tutto il mondo della tecnologia credette alla promessa di Holmes esattamente perché era troppo bella per essere vera, e perché era esattamente quello che tutti volevano credere: che la giovane, geniale, solitaria (e, non guasta, estremamente attraente) sconosciuta avesse trovato una scorciatoia che tutti dicevano non esistesse; di più, che non potesse esistere.
Una sola goccia di sangue è una storia sul potere delle aspettative, e sulla necessità di una qualche forma di sorveglianza nei settori più cruciali dell’innovazione, come la ricerca medica; è anche avvincente come i migliori techno-thriller, e a tratti talmente surreale da non poter essere nient’altro che una storia vera. Una lettura appassionante.
PS (con qualche piccolo spoiler, credo): ho sprecato la possibilità di scrivere qualcosa su questo libro quanto era ancora relativamente sconosciuto (almeno in Italia) non una, ma due volte. La prima nell’anno (e un mese) tra quando ho finito di leggerlo e l’inizio del processo (come dicevo, Holmes ha incantato praticamente tutti – per un po’, ma alla fine la realtà si è rifatta viva); e di nuovo nei mesi tra la fine del processo e l’uscita della miniserie The Dropout, su Disney+ (Hulu negli States), che, molto probabilmente, farà (o ha fatto) conoscere questa vicenda a un pubblico molto più ampio. Non l’ho ancora vista, ma intendo farlo a brevissimo.
La storia di come Holmes abbia incantato – per un po’ – investitori, stampa, politici e, in sostanza, tutta la Silicon Valley, con quasi nulla oltre al suo carisma, a un’immagine meticolosamente curata e alla promessa di una rivoluzione diagnostica decisamente troppo bella per essere vera, è insieme incredibile, spaventosa e, in certa misura, inevitabile.
Tutto il mondo della tecnologia credette alla promessa di Holmes esattamente perché era troppo bella per essere vera, e perché era esattamente quello che tutti volevano credere: che la giovane, geniale, solitaria (e, non guasta, estremamente attraente) sconosciuta avesse trovato una scorciatoia che tutti dicevano non esistesse; di più, che non potesse esistere.
Una sola goccia di sangue è una storia sul potere delle aspettative, e sulla necessità di una qualche forma di sorveglianza nei settori più cruciali dell’innovazione, come la ricerca medica; è anche avvincente come i migliori techno-thriller, e a tratti talmente surreale da non poter essere nient’altro che una storia vera. Una lettura appassionante.
PS (con qualche piccolo spoiler, credo): ho sprecato la possibilità di scrivere qualcosa su questo libro quanto era ancora relativamente sconosciuto (almeno in Italia) non una, ma due volte. La prima nell’anno (e un mese) tra quando ho finito di leggerlo e l’inizio del processo (come dicevo, Holmes ha incantato praticamente tutti – per un po’, ma alla fine la realtà si è rifatta viva); e di nuovo nei mesi tra la fine del processo e l’uscita della miniserie The Dropout, su Disney+ (Hulu negli States), che, molto probabilmente, farà (o ha fatto) conoscere questa vicenda a un pubblico molto più ampio. Non l’ho ancora vista, ma intendo farlo a brevissimo.
Voto: 4 su 5
Bad Blood su Goodreads
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