Ho comprato per puro caso questo libro nel 2020, senza saperne nulla e
senza aver mai sentito nominare l'autore, giusto perché era una delle
offerte quotidiane di Amazon, e perché comunque la partita del titolo me
la ricordavo (e me la ricordo) bene. Come mi succede (troppo) spesso,
comprato e dimenticato.
Avanti veloce all'estate 2022 e alle celebrazioni per il quarantennale del Mundial di Spagna, che me lo fanno tornare in mente. Decido di leggerlo, esattamente nei giorni dell'anniversario della partita, e non potevo ricordare in modo migliore quella epica estate del 1982.
È un libro appassionato e appassionante, che inizia con l'arbitro Klein al centro del Sarrià e ci racconta, per quasi settecento pagine (!), qualunque cosa anche solo vagamente collegata con quella partita leggendaria: l'immigrazione italiana in Brasile e le prime sponsorizzazioni sportive; gli sforzi della Spagna per risollevarsi dall'era franchista e la vicenda del calcioscommesse; Pertini e la nascita di Repubblica.
Racconta dei giornalisti e degli scrittori che seguirono gli azzurri in quel Mondiale, e della sfiducia che, fino a quel 5 luglio, circondava la Nazionale.
Racconta del Brasile stellare di Telê Santana, e dei suoi giocatori che in quella estate 1982 erano leggende anche per noi ragazzetti italiani: Zico, Sócrates, Falcão, Éder, Cerezo, Júnior.
Racconta di Bearzot, della sua ostinazione e della sua coerenza, e dei suoi ragazzi, nomi che ancora quarant'anni dopo ci ricordiamo a memoria: Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, lo Zio Bergomi, Collovati, Oriali, Conti, Tardelli, Antognoni, Graziani, e soprattutto Pablito Rossi.
E, ovviamente, racconta della Partita, quasi azione per azione, con toni tra la cronaca sportiva e l'epica, di come quei novanta minuti furono l'incontro di un milione di storie, individuali e collettive, e di come nemmeno uno sceneggiatore hoollywoodiano, o un drammaturgo ateniese, avrebbero potuto scriverne in maniera più perfetta l'andamento e l'esito.
Libro bellissimo, sia per chi c'era, e farà un viaggio nella memoria fino a una caldissima estate che sembra passata solo l'altro ieri e insieme una vita fa; sia per chi non c'era, che avrà almeno un assaggio di un mondo che non esiste più, come lo stadio dove si è svolta la Partita.
Voto: 4,5 su 5, per quella famosa questione che Goodreads non supporta i mezzi voti.
La partita su Goodreads
Avanti veloce all'estate 2022 e alle celebrazioni per il quarantennale del Mundial di Spagna, che me lo fanno tornare in mente. Decido di leggerlo, esattamente nei giorni dell'anniversario della partita, e non potevo ricordare in modo migliore quella epica estate del 1982.
È un libro appassionato e appassionante, che inizia con l'arbitro Klein al centro del Sarrià e ci racconta, per quasi settecento pagine (!), qualunque cosa anche solo vagamente collegata con quella partita leggendaria: l'immigrazione italiana in Brasile e le prime sponsorizzazioni sportive; gli sforzi della Spagna per risollevarsi dall'era franchista e la vicenda del calcioscommesse; Pertini e la nascita di Repubblica.
Racconta dei giornalisti e degli scrittori che seguirono gli azzurri in quel Mondiale, e della sfiducia che, fino a quel 5 luglio, circondava la Nazionale.
Racconta del Brasile stellare di Telê Santana, e dei suoi giocatori che in quella estate 1982 erano leggende anche per noi ragazzetti italiani: Zico, Sócrates, Falcão, Éder, Cerezo, Júnior.
Racconta di Bearzot, della sua ostinazione e della sua coerenza, e dei suoi ragazzi, nomi che ancora quarant'anni dopo ci ricordiamo a memoria: Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, lo Zio Bergomi, Collovati, Oriali, Conti, Tardelli, Antognoni, Graziani, e soprattutto Pablito Rossi.
E, ovviamente, racconta della Partita, quasi azione per azione, con toni tra la cronaca sportiva e l'epica, di come quei novanta minuti furono l'incontro di un milione di storie, individuali e collettive, e di come nemmeno uno sceneggiatore hoollywoodiano, o un drammaturgo ateniese, avrebbero potuto scriverne in maniera più perfetta l'andamento e l'esito.
Libro bellissimo, sia per chi c'era, e farà un viaggio nella memoria fino a una caldissima estate che sembra passata solo l'altro ieri e insieme una vita fa; sia per chi non c'era, che avrà almeno un assaggio di un mondo che non esiste più, come lo stadio dove si è svolta la Partita.
Voto: 4,5 su 5, per quella famosa questione che Goodreads non supporta i mezzi voti.
La partita su Goodreads
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