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Netflix(non esattamente)Rece: For All Mankind

(Non esattamente perché, come si vede dalla locandina qui di fianco, For All Mankind è una serie di Apple TV+, però ormai ho già usato questa etichetta per altre serie viste sui vari servizi di streaming, quindi va bene così.)

Comunque: ho finito giusto qualche giorno fa, con un mesetto di ritardo sull'uscita, di vedere la quarta* stagione di questa serie ucronica che parte dalla premessa che i sovietici, e non gli americani, abbiano vinto la corsa alla Luna nel 1969. Questo, nel mondo della serie, comporta che la competizione nello spazio non si fermi, come (purtroppo) è successo nella realtà, ma che continui, portando, decennio dopo decennio**, a enormi innovazioni tecnologiche e cambiamenti socio-politici. E lo ammetto: nonostante le vicende dei protagonisti che trainano la narrazione, siano (quasi sempre) appassionanti e ben raccontate, il fascino principale della serie, per me, è proprio lo sfondo: questo mondo alternativo che avrebbe potuto essere il nostro se solo la politica dell'epoca fosse stata più lungimirante

Il pubblico d'elezione della serie è, ovviamente, quello degli appassionati di astronautica, ma nonostante l'esplorazione spaziale, e le sue ricadute sulla società, siano il motore della narrazione, le storie raccontate sono universali, a tratti shakespeariane: ci sono trionfi, cadute e resurrezioni; scelte impossibili tra il proprio dovere e i propri affetti; persone che scoprono i propri limiti e riescono (o no) a superarli; avidità, tradimenti e alleanze inaspettate. Insomma, come è giusto in una storia che copre decenni, l'intera gamma dell'esperienza umana, però con le astronavi, che non guasta mai.

Un'ottima serie, come ormai da tradizione Apple TV+, che riesce a bilanciare in maniera quasi sempre perfetta l'anima nerd e quella soap, scientificamente accurata ma senza troppi tecnicismi inutili, appassionante ma senza cadere nel melodrammatico.

* E per ora ultima, ma speriamo che la conferma per la quinta stagione arrivi presto.
** Ogni stagione comincia più o meno dieci anni dopo la fine della precedente.

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