Lunedì mattina. Autunno. Milano. Piove.
La situazione più deprimente nota all'uomo, specialmente se il giorno prima ci si trovava in montagna, in mezzo ad un'esplosione di colori e con una grigliata mista in attesa al rifugio.
Chi avrà ragione? Il buon Alighieri, che sostiene "Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria", o il Wordsworth (nomen omen se mai ne è esistito uno) e le sue "emotions recollected in tranquillity"?
La situazione più deprimente nota all'uomo, specialmente se il giorno prima ci si trovava in montagna, in mezzo ad un'esplosione di colori e con una grigliata mista in attesa al rifugio.
Chi avrà ragione? Il buon Alighieri, che sostiene "Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria", o il Wordsworth (nomen omen se mai ne è esistito uno) e le sue "emotions recollected in tranquillity"?
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