Tira una brutta aria in questi giorni: tra polemiche sui videogiochi violenti e denunce a Google per non aver controllato quello che gli utenti caricano sui suoi server, sembra che Internet e dintorni siano tornati sotto assedio. Io continuo a chiedermi, come mi chiedevo ai tempi del celeberrimo bollino virtuale inventato dal ministro urbani (di cui potete ammirare le preraffaellite fattezze nella foto a lato): ma è così irrealistico pretendere che chi legifera su qualcosa abbia perlomeno una conoscenza di base dell'argomento? Perchè quello che emerge dalle discussioni di questi giorni, al di là degli schieramenti politici e delle posizioni ideologiche, è una crassa e compiaciuta ignoranza dei meccanismi di base della Rete. Chi non si rende conto che è assurdo pretendere un controllo preventivo sui contenuti da un servizio come YouTube , che nel luglio del 2006 pubblicava 65000 ( sessantacinquemila ) video al giorno , non dovrebbe permettersi di aprire bocca sulla questione. ...
Everyone is entitled to his own opinion, but not his own facts. (Daniel Patrick Moynihan, 1983)