Ieri sera ho rivisto, credo per la 37° volta o giù di lì (ma per la prima volta in DVD, e che differenza!), il leggendario Altrimenti ci arrabbiamo. Al di là del godimento per quello che ormai è diventato un film culto a tutti gli effetti, mi sono chiesto per l'ennesima volta una cosa: ma perchè nei film degli anni '50-'60-'70 l'ultima scena, quella su cui scorrono i titoli di coda, è decisamente più gialla delle altre? (E mi pare di ricordare che la stessa cosa succeda alla fine dei primi due Die Hard. Citazione nostalgica?)
Ieri ha aperto al MUDEC la mostra Tatuaggio, Storie dal Mediterraneo . Oggi stavo ascoltando distrattamente il TG regionale che ne parlava, e nel servizio il giornalista ha citato una statistica secondo cui l'Italia sarebbe il paese più tatuato del mondo, con il 48%* della popolazione adulta che ha almeno un tatuaggio. Il numero mi è sembrato assurdamente alto, anche considerando l'innegabile aumento della diffusione dei tatuaggi negli ultimi anni, quindi mi sono messo a cercare qualche fonte a conferma. Come mi aspettavo, il dato del 48% si trova nella cartella stampa della mostra , che il TG ha evidentemente citato nonostante non ci sia alcuna fonte per la cifra. A questo punto, la mia curiosità, invece di essere soddisfatta, è stata ulteriormente stimolata**, e ho iniziato a fare qualche ricerca più mirata su Gùgol. Innanzitutto ho scoperto che l'ultimo dato affidabile sulla percentuale di persone tatuate in Italia è del 12,8% , e viene da una ricerca dell' ISS con...
semplice,l'ultima scena veniva riduplicata da un'altra ditta che era addetta ai titoli,veniva rifotografata e scritti i titoli,tutto dal negativo.
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