Parlar male di Trenitalia e delle Ferrovie dello Stato è fin troppo facile, e lo potrei fare per esperienza diretta, visto che sono pendolare ferroviario da quasi vent'anni e che tra le varie disavventure capitatemi sui binari posso annoverare anche un deragliamento. È però giusto riconoscere i meriti quando ci sono, quindi vorrei ringraziare pubblicamente l'addetto di stazione di Vanzago e il capotreno del Treviglio-Varese che mi hanno permesso di recuperare nel giro di due ore una cartella piena di radiografie che come un imbecille avevo dimenticato in treno.
Ieri ha aperto al MUDEC la mostra Tatuaggio, Storie dal Mediterraneo . Oggi stavo ascoltando distrattamente il TG regionale che ne parlava, e nel servizio il giornalista ha citato una statistica secondo cui l'Italia sarebbe il paese più tatuato del mondo, con il 48%* della popolazione adulta che ha almeno un tatuaggio. Il numero mi è sembrato assurdamente alto, anche considerando l'innegabile aumento della diffusione dei tatuaggi negli ultimi anni, quindi mi sono messo a cercare qualche fonte a conferma. Come mi aspettavo, il dato del 48% si trova nella cartella stampa della mostra , che il TG ha evidentemente citato nonostante non ci sia alcuna fonte per la cifra. A questo punto, la mia curiosità, invece di essere soddisfatta, è stata ulteriormente stimolata**, e ho iniziato a fare qualche ricerca più mirata su Gùgol. Innanzitutto ho scoperto che l'ultimo dato affidabile sulla percentuale di persone tatuate in Italia è del 12,8% , e viene da una ricerca dell' ISS con...
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