Passa ai contenuti principali

Di Epic Fail e piccole furberie

Stamattina mi è capitato di finire sul blog del Beppe nazionale: volevo leggere l'ennesima scempiaggine complottista a cui il sito di riferimento dei pentastellati ha dato risonanza nazionale, ossia la stralunata teoria che dietro l'attentato a Charlie Hebdo ci sia, cito testualmente, una "gran puzza di bruciato". Come primo articolo del blog ho però trovato l'ennesimo articolo economico*, e ho quindi iniziato a scorrere la pagina per arrivare al pezzo che mi interessava. Alla fine dell'articolo sono rimasto piuttosto sorpreso nel trovare l'immagine lì a sinistra, qui opportunamente censurata**. Dopo il primo attimo di stupore ho realizzato che il curatore del sito ha avuto la geniale idea di mettere in coda ad un articolo su austerità, BCE e tassi d'interesse una galleria di immagini Twitter collegate all'hashtag #spread. To spread, in inglese, significa (tra l'altro) spiegare, aprire, allargare, e vedendo le immagini, è evidente che cosa si allarga di solito su Twitter. Tanto per capirci, è come se un sito anglofono, dopo un articolo sulla ex-Fretted Instrument Guild of America, mettesse una galleria collegata all'hashtag #FIGA. E fin qui l'Epic Fail, che francamente, da chi si proclama esperto delle dinamiche della Rete, proprio non mi aspettavo. Poco dopo la pubblicazione dell'articolo qualcuno ha fatto notare nei commenti che forse la galleria non era una mossa particolarmente brillante, e qui entra in giuoco la piccola furberia del titolo. La galleria di immagini è stata riferita al più prudente hastag #fuoridalleuro, e i commenti che facevano riferimento alle fanciulle intente a esemplificare il concetto di spread meglio di quanto Draghi possa mai sperare di fare sono stati cancellati. Qui trovate uno screencap di beppegrillo.it preso alle 8:37 di questa mattina, con le immagini originali e la mostruosa quantità di pubblicità***. Purtroppo non ho pensato di catturare anche un'immagine dei commenti, ma come vedete, alle 8:37 ne erano già stati pubblicati 6, mentre nella versione attuale del sito, ce ne sono solo 3 pubblicati prima di quell'ora.

Post Scriptum: comunque in fondo credo di dover ringraziare Grillo, perchè mi ha permesso di iniziare il 2015 con un post leggero e non con quello serio e triste che da ieri sto mettendo insieme con i miei pensieri sull'attentato a Charlie Hebdo.

* che francamente non ho letto: la profondità media dell'analisi economica a cinque stelle è più o meno paragonabile a quella dell'avventore di un bar di Cannaregio al quarto spritz.
** più avanti è disponibile nella versione originale, non preoccupatevi.
*** che di solito non vedo, grazie Adblock!

Commenti

Post popolari in questo blog

Trailer: Deliver Me From Nowhere

Come accennavo in questo post , tra pochi mesi uscirà, almeno negli US of A, il film Deliver Me From Nowhere , tratto dal libro omonimo che ho letto l'anno scorso e che mi è piaciuto moltissimo. Le premesse per il film erano buone: Jeremy Allen "The Bear" White nel ruolo di Springsteen, la storia del suo disco più bello (per molti*) e più personale (e qui non è questione di opinioni) e la benedizione del Boss, che è stato diverse volte sul set durante le riprese. Oggi è uscito il trailer, e le premesse, da buone, sono diventate ottime.     Non so nemmeno se verrà distribuito in Italia, ma questo non me lo perdo.   * Non sono tra quei molti, perlomeno non sempre (o non ancora). Sicuramente Nebraska è uno dei capolavori di Springsteen, ma gli preferisco Born To Run, anche se con il passare degli anni, la distanza tra i due dischi, già piccola, si sta riducendo.

GoodreadsRece: Valérie Perrin - Cambiare l'acqua ai fiori

[Nota: non è il post con cui avrei voluto iniziare il 2021 del blog, ma tutti gli altri possibili sono in vari stadi di avanzamento, ma comunque ben lontani dall'essere finiti. Prima o poi arriveranno anche loro, probabilmente.] Ero combattuto. Da una parte, ovunque si parlava tanto, fin troppo, di questo come del romanzo assolutamente da leggere (e poche cose mi fanno passare la voglia di prendere in mano un libro quanto queste entusiastiche e onnipresenti raccomandazioni); in più un'intervista all'autrice letta su un giornale non me l'aveva resa particolarmente simpatica. Dall'altra, avevo letto che la protagonista di Cambiare l'acqua ai fiori è la guardiana di un cimitero, e questo aveva solleticato la mia mai completamente sopita curiosità per per la morte e il macabro, probabilissimo e graditissimo lascito della mia adolescenza passata tra Dylan Dog e Stephen King. Alla fine, il conflitto è stato risolto, come mi succede spesso, dal consigli...

Del perchè leggo (soprattutto) in inglese

Ho visto di recente un paio di video su YouTube in cui una BookTuber (credo si dica così) spiegava ai suoi seguaci perché legge libri in inglese. Come al solito li stavo tenendo di sottofondo mentre facevo altro, quindi non garantisco di avere colto tutti i dettagli, ma mi sembra che le tre ragioni principali fossero: il prezzo solitamente più basso delle versioni inglesi; il ritardo nella pubblicazione delle traduzioni italiane; le copertine più brutte e in generale la qualità inferiore delle edizioni nostrane, spesso meno curate degli originali. A parte le copertine, che rientrano negli insindacabili gusti personali*, mi sembrano ragioni estremamente valide, in particolare la prima; ma per me, non sono quelle principali. Quindi, perché leggo in inglese? In ordine sparso: Perché posso . Mi rendo conto che può sembrare una spacconata, ma è forse la ragione più importante. La lettura per me è sempre stata, ed è tuttora, un piacere; se leggere in inglese fosse uno stress, molt...

Riassunto 2024

Eccoci. Il 2024 è praticamente finito, ed è l'ora del consueto post di schegge e frammenti su qualche libro letto quest'anno e per cui non ho scritto nulla di più sostanzioso (ossia, purtroppo, praticamente tutti). Se vi interessa qui trovate il post dell'anno scorso , qui quello del 2022 e qui il primo, del 2021 . Prima di cominciare aggiungo solamente che, per fortuna, in un ribaltamento completo rispetto al suddetto 2021, quest'anno ho scritto poco perché è stato un BUON anno, per diversi motivi. Qui c'è la pagina di Goodreads con i dettagli: nel 2024 ho finito 42 libri (altri ne ho ancora in lettura), per un totale di 13.280 pagine, dato più o meno in linea con gli anni scorsi. Il primo libro finito nel 2024 (ma iniziato nel 2023), Starter Villain di John Scalzi, è stato una mezza delusione. Divertente, a tratti anche molto divertente, (e non gli chiedevo nulla di più), ma mi ha lasciato l'impressione di aver letto un'introduzione, più che un romanzo....