Passa ai contenuti principali

Qoglioni

Nel marzo del 2017 scrivevo, parlando di scie chimiche: "credo siano la più delirante, la più sconclusionata, la più assurda tra tutte le teorie del complotto". Lady Olenna Tyrell direbbe al me stesso di tre anni fa: "Oh, my sweet summer child..."

Perché ovviamente, a questo assurdo 2020 mancava giusto il diffondersi nel mainstream di QAnon, un delirio cospirazionista che fa sembrare razionale anche lo sciachimista più convinto.
Ormai gli articoli della stampa generalista su questo vaneggiamento collettivo sono numerosi (ad esempio qui sul Post, qui sul Guardian e qui sul New York Times), e rimando a loro i miei dodici lettori che volessero approfondire, ma in estrema sintesi QAnon si può riassumere così: Trump è un guerriero della luce che sta conducendo una lotta segreta contro l'élite pedofilo-satanista che domina Washington e il mondo.

Vi lascio un paio di istanti per riprendervi.

[...]

Per quanto mi riguarda, QAnon rappresenta la singolarità, il punto di non ritorno delle teorie del complotto. Il livello di distacco dalla realtà richiesto ai suoi accoliti è fuori scala anche per qualcuno che nega gli sbarchi sulla Luna o che sostiene che l'11 Settembre sia stato un auto-attentato (voglio dire: anche a prescindere dalle scemenze  sulla cricca pedofilo-satanista*, di tutte le persone possibili per vestire i panni dell'eroe senza macchia e senza paura proprio Trump? uno che da quando è Presidente ha raccontato talmente tante balle da avere una voce apposita su Wikipedia?), e rende totalmente inutile qualunque tentativo di confronto e di dibattito logico e razionale. Posso dare un solo consiglio ai miei dodici lettori: se incontrate un Qoglione del genere sui social, segnalate e bloccate. Perfino Feisbù ha realizzato che è l'unico approccio possibile, anche se ho l'impressione che sia troppo poco e troppo tardi.

Piccola nota parzialmente fuori tema per concludere: nell'immagine, che ho trovato sull'account Twitter @abbieasr, sono riportate 67 teorie di complotto. 15 non le avevo mai sentite, mentre di altre 4 conoscevo il nome ma non i dettagli; il che significa che 48 le conoscevo bene. Devo trovarmi un altro hobby. 

* Peraltro, chi conosce un minimo la storia delle teorie di complotto sa che spesso le allusioni a rituali di sangue, specialmente se coinvolgono bambini, hanno velate connotazioni antisemite.

Commenti

Post popolari in questo blog

FilmRece: F1 (con una digressione su un nuovo cinema)

Premessa: sono un appassionato di Formula 1 almeno dalla fine degli anni '70, sono stato diverse volte all'Autodromo di Monza durante i fine settimana di gara (ci ho anche corso a piedi più di una volta), e sono un Tifoso Ferrari da che ho memoria: cliccando sull'etichetta F1 qui di fianco ci sono i post sul tema che ho scritto nel corso degli anni. Un paio di giorni fa, su inaspettato suggerimento di un amico, ho visto F1 : non nella mia solita, amata Sala Energia, ma in una delle sale più piccole del cinema del centro commerciale Merlata Bloom .  È stato il primo film visto in sala da ottobre 2024, purtroppo la crisi di frequentazione cinematografica a cui accennavo in questo post non si è ancora conclusa, e forse ne potev(am)o scegliere uno migliore per ricominciare. C'è da dire che, se non altro, F1 è un film che sicuramente beneficia della visione su grande schermo: le scene di gara sono spettacolari e adrenaliniche, ma purtroppo sono anche uno dei pochi aspetti p...

GoodreadsRece: Kazuo Ishiguro - Never Let Me Go

I completely subscribe to the idiom " Dont judge a book by its cover ": over the years I often read wonderful books with horrible covers , less often horrible books with wonderful covers , and everything in beetween. Sometimes, though, a particularly good cover made me discover a book I wouldn't otherwise have considered, as happened in this case. I'm not really sure why, but this cover for Never Let Me Go struck a chord with me, and even if I had barely heard about the author Kazuo Ishiguro, and not at all about the book, I read it. And I loved it. I don't want to spoil anything about the plot, moreso because the whole book is written as a slow, gradual unveiling of the story of the protagonist/narrator, the people around her, and the (apparently) normal world in which they live, and part of its allure is exactly following Kathy's pace in remembering her life, with all her infinite and (apparently) meaningless digressions. I'll just repeat here what I wr...

Trailer: Deliver Me From Nowhere

Come accennavo in questo post , tra pochi mesi uscirà, almeno negli US of A, il film Deliver Me From Nowhere , tratto dal libro omonimo che ho letto l'anno scorso e che mi è piaciuto moltissimo. Le premesse per il film erano buone: Jeremy Allen "The Bear" White nel ruolo di Springsteen, la storia del suo disco più bello (per molti*) e più personale (e qui non è questione di opinioni) e la benedizione del Boss, che è stato diverse volte sul set durante le riprese. Oggi è uscito il trailer, che trovate qui sotto, e le premesse, da buone, sono diventate ottime. Non so nemmeno se verrà distribuito in Italia, ma questo non me lo perdo.   * Non sono tra quei molti, perlomeno non sempre (o non ancora). Sicuramente Nebraska è uno dei capolavori di Springsteen, ma gli preferisco Born To Run, anche se con il passare degli anni, la distanza tra i due dischi, già piccola, si sta riducendo.    

GoodreadsRece: Mark Levinson - The Box

I know, I know: it's been nearly four months since I blogged that I would write about this book, but, as I said in that post , it's a good but busy time, so I don't complain and I keep writing (much less than I would like) when I can. Anyway: I came to The Box  via the footnotes in La signora delle merci , by Cesare Alemanni, a very good 101 text (in Italian) on logistics: I was intrigued by the several references in that book to the intermodal container as "revolutionary", and as one of the main driver for globalization. As, I guess, almost anyone, I never really paid any attention to these metal boxes, even if I probably see at least a dozen of them any day, and to be honest, I didn't think there was a book worth of things to say about them. Of course I was wrong. In Levinson's book you will find ruthless businessmen and union fights, ports risen out of nothing and ports virtually closed after centuries of activity, TEUs and some of  the biggest ships e...