Natangelo, di solito, mi piace molto: lo ritengo uno dei migliori disegnatori satirici della nuova generazione. Con questa vignetta, secondo me, ha però pestato una grossa merda, per almeno due ragioni.
Uno: è pigra, e gioca troppo sullo stereotipo. L'amante nero? Magari con la fava grossa e il senso del ritmo? Eddai.
Due: se la prende con l'obbiettivo sbagliato, perché in effetti, chi sta nella vignetta, e a cui si dà, implicitamente, della puttana, non è quel paradigma di inadeguatezza del ministro Lollobrigida, ma sua moglie.
(Tre, tra parentesi perché non ha a che fare con la vignetta in sé: è un autogol, perché era ovvio che tutta la destra - e non solo - avrebbe colto l'assist per le solite lamentazioni contro la satira. Lamentazioni che, sempre tra parentesi, espresse dalla parte politica di Ghisberto e Krancic risultano, quantomeno, poco credibili.)
Insomma, la vignetta non mi piace.
E la cosa finisce qui.
Non metto in discussione il diritto di Natangelo di disegnarla, di Travaglio di approvarla, del Fatto Quotidiano di pubblicarla. Non credo che nessuno debba chiedere scusa, né pagare danni, a nessuno. A maggior ragione non credo che il Fatto (giornale che pure disprezzo da tempi non sospetti e che ritengo uno dei peggiori avvelenatori di pozzi del dibattito politico-sociale italiano) debba chiudere. Figuriamoci, non ritengo che nemmeno La Verità debba chiudere (ma godrei a guisa di suino (cit.) se arrivasse anche per loro un caso Dominion).
E questo perché preferisco mille volte vivere in un Paese in cui la stampa e la satira sono libere, sopportando chi, occasionalmente, pesta una merda con una vignetta malriuscita, e anche chi, tutt'altro che occasionalmente, abusa di quella libertà scrivendo consapevolmente bufale e falsità*, rispetto all'alternativa.
* Perché nessuno mi toglie dalla
testa che alla Verità - come a Fuori dal Coro - sanno benissimo che
stanno dicendo cazzate, ma sanno anche benissimo a che tipo di pubblico
si rivolgono. Esattamente come nel caso Fox/Dominion.
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