Passa ai contenuti principali

BookRece: His Dark Materials

In una bellissima recensione che lessi anni fa su L'altrui mestiere, Primo Levi parlava di libri "per bambini" e libri "anche per bambini", ossia talmente ricchi di significati da offrire chiavi di interpretazione diverse al lettore di 6, 16 o 36 anni (uno degli esempi che Levi faceva di questa seconda categoria era, se non ricordo male, Gulliver's Travels). Questa trilogia è probabilmente l'esempio più perfetto di questi libri "anche" che ho letto negli ultimi anni: un bambino probabilmente rimarrebbe incantato dall'atmosfera di magia e avventura che permea ogni singola pagina dei tre libri (ma in effetti si tratta di un unico libro diviso in tre parti), oltre che dalle creature letterarie più muthafucka (nel senso Samuel L. Jacksoniano del termine) di cui abbia mai letto, i panserbjørne.
Il lettore adulto (o almeno, questo lettore adulto) rimane incantato dalla facilità disarmante con cui Pullman riesce a trattare di argomenti non banali come religione, teologia, libertà di scelta, fisica quantistica, autoritarismo... e nel frattempo a raccontare la storia piccola e indimenticabile di una bambina e un bambino che scoprono come si diventa adulti, attraversando mondi e fuggendo da un Magisterium (metafora piuttosto trasparente della Chiesa) disposto a tutto pur di fermarli nella loro ricerca. (E poi, non guasta ripeterlo, ci sono i panserbjørne).
La feroce contrarietà dell'autore alla religione (organizzata) è esplicita ovunque nel libro, ma Pullman riesce a intesserla così finemente e profondamente nella storia da evitare (quasi) del tutto la detestabile mini-conferenza dell'autore sui Grandi Temi Che Gli Stanno Tanto A CuoreTM. In effetti, per molti versi, il rifiuto della religione è il nucleo centrale della storia, o almeno uno dei pilastri su cui si regge... ma non voglio anticipare altro, anche perchè non riuscirei a rendere giustizia alle atmosfere, alla ricchezza e alla sottigliezza dei tre libri.
Una trilogia affascinante, un volo di fantasia degno del miglior Neil Gaiman (i dæmon! i panserbjørne!), allo stesso tempo semplice come devono essere tutte le migliori storie, e incredibilmente profonda e complessa. Consigliatissima.

Dimenticavo: dal primo dei tre libri, The Golden Compass, è stato tratto un film che mi sono perso in sala (per fortuna, visto quanto mi sono piaciuti i libri) e di cui sto aspettando con ansia l'uscita in Dvd. Pare che non sia un capolavoro, e che la storia sia stata brutalmente purgata di tutti gli elementi di critica alla religione (scelta che comprendo ma non condivido), ma pare anche che dal punto di vista visivo sia assolutamente stupefacente, come sembrano confermare i trailer.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le grandi domande - parte II

Qualche giorno fa, facendo la spesa, mi è capitato sottomano un pacchetto di Kinder Brioss alla ciliegia , una brioche che non vedevo e non mangiavo più o meno dal 1987. Una domanda mi è sorta spontanea: che diamine di fine hanno fatto le Fiesta gialle? Chi ha più o meno la mia età se lo ricorderà sicuramente: la Fiesta Ferrero , un tempo, non esisteva solo nella versione arancio che si trova ora, ma anche in una gialla, che si intravede nell'immagine qui a lato (che, mi duole sottolinearlo, è la copertina di un 45 giri , che riportava sul lato B l'imperdibile hit Snacckiamoci una Fiesta ). Mi sembra di ricordare - anche se non ci metterei la mano sul fuoco - che fosse al gusto di curaçao , ma sicuramente era buonissima , molto meglio della sorella. Aggiornamento del 22/5/2007 Dopo una discussione nostalgico-filologica con alcuni amici, siamo arrivati alla conclusione che sono addirittura due le Fiesta scomparse. Quella gialla che era al sapore Tuttifrutti (probabilmente un or...

Un 2025 inaspettatamente springsteeniano

Se vi sembra di avere già letto il titolo di questo post, avete ragione , ma questo 2025 è (stato) davvero un anno incredibile per noi fan di Springsteen. E le cose che l'hanno reso incredibile sono state, appunto, quasi tutte inaspettate. L' Annus mirabilis è cominciato a maggio, con le date europee del Land of Hope and Dreams Tour *, gli attacchi a Trump , la sua reazione da bullo insicuro , e la pubblicazione di un EP e un video con le canzoni e le introduzioni più politiche e più polemiche di quei concerti ( you don't mess with the Boss ). A giugno ecco la prima sorpresa:  Tracks II: The Lost Albums . Si parlava già da parecchio di un secondo  Tracks , ma ci si aspettava che fosse, come il primo del 1998, una raccolta di canzoni sparse; Springsteen invece ha tirato fuori un cofanetto di sette album inediti , registrati tra il 1983 e il 2018, già finiti e mixati, pronti per essere pubblicati, ma messi da parte perché non sembrava il momento giusto per farli uscire ...

Playa Tropicana, ovvero: nascondere visioni apocalittiche dentro motivetti orecchiabili

Estate millenovecentoottantatre. Ho appena compiuto nove anni, e le radio trasmettono, confuse tra una Every Breath You Take e una Do You Really Want To Hurt Me , tra una I Like Chopin e una Juliet , due canzoni tremendamente orecchiabili di due complessi sconosciuti, un calypso con il testo in italiano, e un pop elettronico con qualche sfumatura disco, con il testo in spagnolo. La prima, Tropicana * del Gruppo Italiano , diventerà uno dei successi dell'estate in Italia; la seconda, Vamos a la Playa dei Righeira , si trasformerà in uno dei più clamorosi tormentoni** degli anni '80 e in una hit in tutta Europa e non solo. Entrambe sembrano delle leggerissime, spensierate, frizzanti canzoncine estive: base musicale accattivante, ambientazione balneare, video colorati... eppure c'è qualcosa che anche alle orecchie del me novenne sembra leggermente fuori posto, come un quadro appeso un po' sghembo: perchè in Tropicana si dice: " l'esplosione e poi dolce dolce...

I corvi festeggiano

E anch'io, anche se non per merito del seller di Amazon da cui ho comprato questo libro, mostruosamente in ritardo nella consegna (ordinato il 26 settembre e non ancora arrivato). Ringrazio pubblicamente l'amico che me l'ha prestato (e gli sono doppiamente grato perchè nemmeno lui l'ha ancora letto) e mi impegno a restituirglielo non appena i bradipi da cui ho ordinato la mia copia me la consegneranno.