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FilmRece: Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

Sono andato a vedere questo Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo con una gran voglia di farmelo piacere, ma con una gran paura (alimentata anche da qualche recensione sbirciata qua e là su Internet) che si rivelasse una colossale cazzata.
Insomma, Indy è ormai entrato nella leggenda del cinema, e il terrore che il duo Lucas-Spielberg non fosse riuscito a catturarne un'altra volta la magia era assai forte... e non c'è niente che faccia male come vedere un personaggio che si è amato ridotto ad una stanca parodia di se stesso, tanto per fare qualche (milione di) dollari in più.
Per fortuna i miei timori si sono dimostrati infondati, e sono uscito dalla sala Energia dell'Arcadia assai soddisfatto: questo Teschio di Cristallo si piazza (ovviamente) dietro I Predatori e L'ultima Crociata, ma non di quanto ci si poteva aspettare, e mi è piaciuto decisamente più del Tempio Maledetto.
Qualche (piccola) riserva comunque ce l'ho: il Teschio di Cristallo, ad esempio, non è un obbiettivo all'altezza dell'Arca dell'Alleanza o del Santo Graal, ma a parte Excalibur o Atlantide, francamente non mi viene in mente niente che lo sarebbe stato.
(Apro una parentesi, giusto a proposito di Atlantide: credo che, come me, parecchi miei coetanei darebbero una falange per vedere un film tratto dal meraviglioso adventure della LucasArts Indiana Jones and the Fate of Atlantis. E io ne darei un'altra per vedere in sala anche The Dig, ma questa è un'altra storia. Chiusa parentesi.)
Alcuni momenti del film, poi, mi sono sembrati esagerati (o perlomeno mal raccontati), e hanno interrotto per un attimo la suspension of disbelief, pur tenendo conto che si parla di Indiana Jones, uno che si è buttato da un aereo con un canotto (!): su tutti il volo nel frigorifero e il duello al fioretto tra Mutt e il Colonnello Irina Spalko.
Infine il doppiaggio: mi rendo conto che non sia una colpa del film, e a quanto racconta Paolo Attivissimo in questo articolo, non si può nemmeno dire che sia (tutta) colpa dei doppiatori, ma l'ho trovato in generale appena passabile, e per Marion e Il Colonnello veramente inaccettabile.
Cosa mi è piaciuto? Praticamente tutto il resto. Il mix perfetto tra avventura ed ironia che è sempre stato (per me) il miglior aspetto della saga; il ritorno di Marion Ravenwood (e che ritorno!); alcuni tra i migliori momenti Jonesiani dell'intera saga (la fuga in moto nella biblioteca, la cerbottana nel cimitero, le tre (TRE!) cascate); alcune immagini indimenticabili (su tutte il fungo atomico); il cast di supporto, in particolare Shia LaBeouf e John Hurt. Ma, più di tutto il resto, l'interpretazione di Harrison Ford, assolutamente perfetto nel rendere un Indiana Jones invecchiato e un po' disilluso, ma ancora pronto a prendere cappello e frusta e attraversare mezzo mondo per aiutare un amico in difficoltà.
Il finale del film (ma in effetti un po' tutto il film) lascia pensare che non ci sarà un Indiana Jones 5, e tutto sommato mi va bene così. La saga avrebbe potuto concludersi alla grande con la cavalcata verso il tramonto di L'ultima Crociata, ma anche questo Teschio di Cristallo ha aggiunto qualcosa al mito del Professor Jones, e in tutta sincerità, è anche più di quello che mi aspettavo.

La pagina IMDb del film
Il film su RT

Commenti

  1. Grande, Grandissimo The Fate of Atlantis... chi se lo ricorda non può non essere un grande esperto del settore cinema-videogames, della LUCAS ARTS

    Ad ogni modo la trama di The DIG era inizialmente scritta proprio per un film... poi fecero solo il videogioco per motivi economici...

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