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Roma Caput Mundi

Primo post dell'anno, per raccontare di una gitarella di 3 giorni a Roma, vista per la prima volta dopo quasi vent'anni (e quindi di fatto vista per la prima volta, dato che non ricordavo praticamente nulla).
Bellissima, e non scopro niente di nuovo, ma per quanto mi riguarda troppa. Una città in cui non ci si può girare senza trovarsi di fronte un reperto di epoca romana/un capolavoro del Rinascimento/una chiesa barocca/varie ed eventuali, rischia di diventare difficile da visitare e impossibile da apprezzare.

Alcuni frammenti che mi hanno colpito:
- La Cappella Sistina. Meravigliosa. Probabilmente, insieme alla Sainte-Chapelle di Parigi, la vista che mi ha più emozionato in vita mia.
- Le Stanze di Raffaello, in particolare la Stanza della Segnatura. Se non ci fosse la Cappella Sistina, il crown jewel dei Musei Vaticani.
- Il senso di stratificazione che si respira praticamente ovunque. Roma ha più di 2000 anni di storia, e li dimostra tutti, in ogni angolo.
- La rude cordialità dei camerieri nelle trattorie. Non si fa in tempo a sedersi che echeggia la frase "che vve posso portà?". Leggendario uno di essi che, nel tentativo di spiegare la carta degli antipasti ad un trio di mesdames francesi ha pronunciato le immortali parole: "Salmone, solo affumichè. Marinè, terminè".
- I minuscoli bus elettrici che servono le stradine più strette.

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