Passa ai contenuti principali

GoodreadsRece: Lewis Carroll - Alice's Adventures in Wonderland & Through the Looking Glass

[This review is for both Alice's Adventures in Wonderland and Through the Looking Glass.]
I know at least three people that consider the adventures of Alice their favourite books, or at least among their favourite books, but I cannot join their ranks. Mind you, I really enjoyed both books (Wonderland more than Looking Glass) but more as an intellectual, linguistic and mathematical game than as a fascinating tale: they spoke more to my brain than they did to my heart, if you will. Probably because I never read them as a kid, so I missed the experience I described thirteen years ago (!) speaking about The Neverending Story (in italian only, sorry): finding, in a book I loved as a beautiful fable, deeper meanings and more adult interpretations, which I could never have grasped as a ten-years-old. Here’s the rub: with these two books I missed the most simple and basic level of interpretation, that of the open-mouthed, wide-eyed kid that follows Alice in her nonsense adventures and her surreal encounters; and finding out about Bandersnatch just wasn't compensation enough.
//
[Questa recensione vale sia per Alice nel Paese delle Meraviglie che per Attraverso lo specchio.]
Conosco almeno tre persone che considerano le avventure di Alice i loro libri preferiti, o almeno tra i loro libri preferiti, ma non posso unirmi al loro giudizio. Intendiamoci, entrambi i libri mi sono piaciuti molto (più il primo del secondo), ma più come gioco intellettuale, linguistico e matematico che come una storia a cui appassionarsi: hanno parlato più alla mia mente che al mio cuore, per così dire. Probabilmente perché non li ho mai letti da bambino, quindi mi è mancata l'esperienza che avevo descritto tredici anni fa (!) parlando de La Storia Infinita: trovare in un libro, che avevo amato come una bellissima favola, significati più profondi e chiavi di lettura più adulte, che a dieci anni non avrei mai potuto cogliere. Ecco: per questi due libri mi è mancata la chiave di lettura più semplice e basilare, quella del bambino che con la bocca spalancata e gli occhi sgranati segue Alice nelle sue avventure nonsense e nei suoi incontri surreali; e aver scoperto l'origine di Bandersnatch non è stata una ricompensa sufficiente.

Voto: 4 su 5 per Alice's Adventures in Wonderland
Voto: 3 su 5 per Through the Looking Glass
Alice's Adventures in Wonderland su Goodreads 
Through the Looking Glass su Goodreads

Commenti

Post popolari in questo blog

Trailer: Deliver Me From Nowhere

Come accennavo in questo post , tra pochi mesi uscirà, almeno negli US of A, il film Deliver Me From Nowhere , tratto dal libro omonimo che ho letto l'anno scorso e che mi è piaciuto moltissimo. Le premesse per il film erano buone: Jeremy Allen "The Bear" White nel ruolo di Springsteen, la storia del suo disco più bello (per molti*) e più personale (e qui non è questione di opinioni) e la benedizione del Boss, che è stato diverse volte sul set durante le riprese. Oggi è uscito il trailer, e le premesse, da buone, sono diventate ottime.     Non so nemmeno se verrà distribuito in Italia, ma questo non me lo perdo.   * Non sono tra quei molti, perlomeno non sempre (o non ancora). Sicuramente Nebraska è uno dei capolavori di Springsteen, ma gli preferisco Born To Run, anche se con il passare degli anni, la distanza tra i due dischi, già piccola, si sta riducendo.

GoodreadsRece: Valérie Perrin - Cambiare l'acqua ai fiori

[Nota: non è il post con cui avrei voluto iniziare il 2021 del blog, ma tutti gli altri possibili sono in vari stadi di avanzamento, ma comunque ben lontani dall'essere finiti. Prima o poi arriveranno anche loro, probabilmente.] Ero combattuto. Da una parte, ovunque si parlava tanto, fin troppo, di questo come del romanzo assolutamente da leggere (e poche cose mi fanno passare la voglia di prendere in mano un libro quanto queste entusiastiche e onnipresenti raccomandazioni); in più un'intervista all'autrice letta su un giornale non me l'aveva resa particolarmente simpatica. Dall'altra, avevo letto che la protagonista di Cambiare l'acqua ai fiori è la guardiana di un cimitero, e questo aveva solleticato la mia mai completamente sopita curiosità per per la morte e il macabro, probabilissimo e graditissimo lascito della mia adolescenza passata tra Dylan Dog e Stephen King. Alla fine, il conflitto è stato risolto, come mi succede spesso, dal consigli...

Del perchè leggo (soprattutto) in inglese

Ho visto di recente un paio di video su YouTube in cui una BookTuber (credo si dica così) spiegava ai suoi seguaci perché legge libri in inglese. Come al solito li stavo tenendo di sottofondo mentre facevo altro, quindi non garantisco di avere colto tutti i dettagli, ma mi sembra che le tre ragioni principali fossero: il prezzo solitamente più basso delle versioni inglesi; il ritardo nella pubblicazione delle traduzioni italiane; le copertine più brutte e in generale la qualità inferiore delle edizioni nostrane, spesso meno curate degli originali. A parte le copertine, che rientrano negli insindacabili gusti personali*, mi sembrano ragioni estremamente valide, in particolare la prima; ma per me, non sono quelle principali. Quindi, perché leggo in inglese? In ordine sparso: Perché posso . Mi rendo conto che può sembrare una spacconata, ma è forse la ragione più importante. La lettura per me è sempre stata, ed è tuttora, un piacere; se leggere in inglese fosse uno stress, molt...

Le grandi domande - parte II

Qualche giorno fa, facendo la spesa, mi è capitato sottomano un pacchetto di Kinder Brioss alla ciliegia , una brioche che non vedevo e non mangiavo più o meno dal 1987. Una domanda mi è sorta spontanea: che diamine di fine hanno fatto le Fiesta gialle? Chi ha più o meno la mia età se lo ricorderà sicuramente: la Fiesta Ferrero , un tempo, non esisteva solo nella versione arancio che si trova ora, ma anche in una gialla, che si intravede nell'immagine qui a lato (che, mi duole sottolinearlo, è la copertina di un 45 giri , che riportava sul lato B l'imperdibile hit Snacckiamoci una Fiesta ). Mi sembra di ricordare - anche se non ci metterei la mano sul fuoco - che fosse al gusto di curaçao , ma sicuramente era buonissima , molto meglio della sorella. Aggiornamento del 22/5/2007 Dopo una discussione nostalgico-filologica con alcuni amici, siamo arrivati alla conclusione che sono addirittura due le Fiesta scomparse. Quella gialla che era al sapore Tuttifrutti (probabilmente un or...