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Visualizzazione dei post da 2025

Trailer: Deliver Me From Nowhere

Come accennavo in questo post , tra pochi mesi uscirà, almeno negli US of A, il film Deliver Me From Nowhere , tratto dal libro omonimo che ho letto l'anno scorso e che mi è piaciuto moltissimo. Le premesse per il film erano buone: Jeremy Allen "The Bear" White nel ruolo di Springsteen, la storia del suo disco più bello (per molti*) e più personale (e qui non è questione di opinioni) e la benedizione del Boss, che è stato diverse volte sul set durante le riprese. Oggi è uscito il trailer, e le premesse, da buone, sono diventate ottime.     Non so nemmeno se verrà distribuito in Italia, ma questo non me lo perdo.   * Non sono tra quei molti, perlomeno non sempre (o non ancora). Sicuramente Nebraska è uno dei capolavori di Springsteen, ma gli preferisco Born To Run, anche se con il passare degli anni, la distanza tra i due dischi, già piccola, si sta riducendo.

GoodreadsRece: Kazuo Ishiguro - Never Let Me Go

I completely subscribe to the idiom " Dont judge a book by its cover ": over the years I often read wonderful books with horrible covers , less often horrible books with wonderful covers , and everything in beetween. Sometimes, though, a particularly good cover made me discover a book I wouldn't otherwise have considered, as happened in this case. I'm not really sure why, but this cover for Never Let Me Go struck a chord with me, and even if I had barely heard about the author Kazuo Ishiguro, and not at all about the book, I read it. And I loved it. I don't want to spoil anything about the plot, moreso because the whole book is written as a slow, gradual unveiling of the story of the protagonist/narrator, the people around her, and the (apparently) normal world in which they live, and part of its allure is exactly following Kathy's pace in remembering her life, with all her infinite and (apparently) meaningless digressions. I'll just repeat here what I wr...

Certificato di esistenza in vita

Per fortuna, il periodo positivo a cui accennavo nel mio ultimo post (di dicembre, che vergogna) sta proseguendo; questo però vuol dire che sto proseguendo anche a scrivere poco o nulla, qui e altrove. Rimediamo con queste righe, giusto per ribadire che sono ancora vivo, che ho ancora voglia di scrivere qui sul blog (e spero anche di avere qualcosa di interesssante da scrivere), e che, come sempre, spero di farlo più spesso. Periodo positivo che, come ho scritto altrove, riguarda la sfera privata: da inizio 2024 mi sono successe parecchie belle cose, con cui non tedierò i miei dodici lettori; per quanto riguarda il resto del mondo, sto cominciando a credere nella teoria secondo cui tutto quanto sta andando a meretrici da quando è morto David Bowie*. Tendenza che, ovviamente, non ha fatto che peggiorare da quando gli US of A hanno eletto (di nuovo!) alla presidenza quello che considero in assoluto l'essere umano MENO adatto a ricoprire quel ruolo. C'è anche altro di cui scriver...