Passa ai contenuti principali

FilmRece: La bussola d'oro

Nella mia recensione di His Dark Materials, avevo scritto che aspettavo con grande curiosità questo film, che dovrebbe rappresentare il primo capitolo di una trilogia cinematografica. Uso il condizionale perchè La bussola d'oro non ha avuto il successo che ci si aspettava, ed è molto dubbio che gli altri due film verranno mai realizzati. Sarebbe un peccato: His Dark Materials è, di fatto, un'unica storia divisa in tre parti, e questo primo film (come il primo libro) lascia aperte moltissime (troppe) questioni.
Il film, purtroppo, è ben lontano dall'essere perfetto anche senza considerare l'orizzonte più ampio della trilogia; in particolare la temuta epurazione degli elementi di critica alla religione è totale e spietata. Il Magisterium, che nel libro è chiaramente descritto come una potentissima e onnipervasiva Chiesa (cattolica?), nel film diventa una molto più generica e non ben identificata Setta Segreta Che Domina Il Mondo
TM, togliendo alla storia originale molta della sua ragion d'essere. I riferimenti alla lotta tra oscurantismo della fede e libertà della ragione, che nel libro sono costanti, nel film diventano talmente sporadici e vaghi da poter essere riferiti a qualunque oppressione, religiosa o no. Non che ci sia necessariamente qualcosa di male nel voler rendere più generale un messaggio di libertà, ma purtroppo pare proprio che la scelta non sia stata dettata da una precisa volontà di universalizzare il significato del libro, ma semplicemente dalla paura che un attacco troppo diretto alla religione avrebbe stroncato le possibilità economiche del film negli USA (e quindi, di fatto, in tutto il mondo). Chi mi legge sa che non sono un talebano della fedeltà assoluta di un film al libro da cui è tratto, ma in questo caso si è tradita l'anima più profonda della storia, non solo qualche svolta della trama o il carattere di qualche personaggio. Peccato.
Detto questo, tutto sommato il film mi è piaciuto, ho apprezzato molto le interpretazioni degli attori (Lyra, in particolare, è davvero meravigliosa) e moltissimo l'aspetto visivo: paesaggi, ambientazioni, costumi e CGI (per citarmi:
i dæmon! i panserbjørne!) sono assolutamente stupefacenti, e - caso più unico che raro, per quanto mi riguarda - sono andati a completare l'immagine mentale dei libri senza cancellarla.
E, ovviamente, ho adorato la Storia, pur con le riserve espresse sopra e anche se viene raccontata con una certa qual eccessiva sintesi nel tratteggiare i personaggi e le loro motivazioni (sfido chiunque non abbia letto i libri a capire qualcosa della Polvere).
Nel complesso, una grande occasione (non del tutto) sprecata.

La pagina IMDb del film
Il film su RT

Commenti

  1. Tu forse non sei un talebano ma io sì, e già io il signore degli anelli in film proprio non sono più riuscito a vederlo dopo averlo visto una prima volta al cinema, tanta era stata la delusione per la distanza della trama rispetto al (eccetera)
    In questo caso però sono curioso di vederlo perché Lyra è proprio un tipetto carino che somiglia abbastanza all'idea che mi ero fatto... e Mrs Coulter interpretata da Nicole Kidman è perfetta, mi da' già sui nervi in modo naturale come il personaggio che interpreta, questa l'hanno azzeccata proprio!
    L'orso invece mi sembra un po' poco possente, non so...
    Nessun commento sulla Chiesa... aho! Ma è un altro universo o no??? Allora perchè non hanno boicottato il film su quel libro che non so come ha venduto qualche copia, come si chiama, di Dan Brown... non mi viene il nome... il Codice Da Vinci?
    ...grunt!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

GoodreadsRece: Kazuo Ishiguro - Never Let Me Go

I completely subscribe to the idiom " Dont judge a book by its cover ": over the years I often read wonderful books with horrible covers , less often horrible books with wonderful covers , and everything in beetween. Sometimes, though, a particularly good cover made me discover a book I wouldn't otherwise have considered, as happened in this case. I'm not really sure why, but this cover for Never Let Me Go struck a chord with me, and even if I had barely heard about the author Kazuo Ishiguro, and not at all about the book, I read it. And I loved it. I don't want to spoil anything about the plot, moreso because the whole book is written as a slow, gradual unveiling of the story of the protagonist/narrator, the people around her, and the (apparently) normal world in which they live, and part of its allure is exactly following Kathy's pace in remembering her life, with all her infinite and (apparently) meaningless digressions. I'll just repeat here what I wr...

Riassunto 2024

Eccoci. Il 2024 è praticamente finito, ed è l'ora del consueto post di schegge e frammenti su qualche libro letto quest'anno e per cui non ho scritto nulla di più sostanzioso (ossia, purtroppo, praticamente tutti). Se vi interessa qui trovate il post dell'anno scorso , qui quello del 2022 e qui il primo, del 2021 . Prima di cominciare aggiungo solamente che, per fortuna, in un ribaltamento completo rispetto al suddetto 2021, quest'anno ho scritto poco perché è stato un BUON anno, per diversi motivi. Qui c'è la pagina di Goodreads con i dettagli: nel 2024 ho finito 42 libri (altri ne ho ancora in lettura), per un totale di 13.280 pagine, dato più o meno in linea con gli anni scorsi. Il primo libro finito nel 2024 (ma iniziato nel 2023), Starter Villain di John Scalzi, è stato una mezza delusione. Divertente, a tratti anche molto divertente, (e non gli chiedevo nulla di più), ma mi ha lasciato l'impressione di aver letto un'introduzione, più che un romanzo....

Le grandi domande - parte II

Qualche giorno fa, facendo la spesa, mi è capitato sottomano un pacchetto di Kinder Brioss alla ciliegia , una brioche che non vedevo e non mangiavo più o meno dal 1987. Una domanda mi è sorta spontanea: che diamine di fine hanno fatto le Fiesta gialle? Chi ha più o meno la mia età se lo ricorderà sicuramente: la Fiesta Ferrero , un tempo, non esisteva solo nella versione arancio che si trova ora, ma anche in una gialla, che si intravede nell'immagine qui a lato (che, mi duole sottolinearlo, è la copertina di un 45 giri , che riportava sul lato B l'imperdibile hit Snacckiamoci una Fiesta ). Mi sembra di ricordare - anche se non ci metterei la mano sul fuoco - che fosse al gusto di curaçao , ma sicuramente era buonissima , molto meglio della sorella. Aggiornamento del 22/5/2007 Dopo una discussione nostalgico-filologica con alcuni amici, siamo arrivati alla conclusione che sono addirittura due le Fiesta scomparse. Quella gialla che era al sapore Tuttifrutti (probabilmente un or...

Vermeer a Bologna, ovvero: La ragazza col tortellino di perla

Ieri io e la mia metà siamo andati a Bologna per la mostra "La ragazza con l'orecchino di perla". Gli orari dei treni ci hanno concesso ampi spazi di manovra: prima di partire ne abbiamo approfittato per una capatina nella nuova piazza Gae Aulenti , che io non avevo ancora visto, e che mi è molto piaciuta, mentre dopo la mostra ci siamo concessi una (breve, parziale, da ripetere) visita alla " vecchia signora coi fianchi un po' molli ". La mostra. È necessaria una premessa: Vermeer è uno dei miei pittori preferiti e La ragazza con l'orecchino di perla è in assoluto uno dei quadri che più mi piacciono; per quanto mi riguarda la cosiddetta "Monna Lisa del Nord" era la mostra, e tutte le altre opere esposte erano, al più, un piacevole aperitivo, gradevoli ma totalmente superflue. Detto questo: mostra molto ben pubblicizzata (forse fin troppo), con il volto dell'anonima modella un po' ovunque, in originale, in cioccolato , con gli occ...