Questa notte si giocherà il XLV Super Bowl. Non seguo il football americano, quindi più che l'aspetto sportivo mi incuriosisce quello mediatico, in particolare per quanto riguarda la pubblicità, mia vecchia passione. Si sa, il Super Bowl è in assoluto lo spazio pubblicitario più caro del pianeta (per quest'anno 30 secondi costeranno 3 milioni di dollari), e spesso ha presentato degli spot entrati nella storia della comunicazione: uno su tutti il celeberrimo 1984 di Apple. Credo però che solo agli ienchi poteva venire l'idea di realizzare dei trailer per gli spot. L'ho già detto, lo ripeto: per certe (tante) cose gli US of A sono avanti a noi di decenni. Se poi questo sia un bene, al solito, lo lascio decidere ai miei dodici lettori.
Se vi sembra di avere già letto il titolo di questo post, avete ragione , ma questo 2025 è (stato) davvero un anno incredibile per noi fan di Springsteen. E le cose che l'hanno reso incredibile sono state, appunto, quasi tutte inaspettate. L' Annus mirabilis è cominciato a maggio, con le date europee del Land of Hope and Dreams Tour *, gli attacchi a Trump , la sua reazione da bullo insicuro , e la pubblicazione di un EP e un video con le canzoni e le introduzioni più politiche e più polemiche di quei concerti ( you don't mess with the Boss ). A giugno ecco la prima sorpresa: Tracks II: The Lost Albums . Si parlava già da parecchio di un secondo Tracks , ma ci si aspettava che fosse, come il primo del 1998, una raccolta di canzoni sparse; Springsteen invece ha tirato fuori un cofanetto di sette album inediti , registrati tra il 1983 e il 2018, già finiti e mixati, pronti per essere pubblicati, ma messi da parte perché non sembrava il momento giusto per farli uscire ...

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