Questa notte si giocherà il XLV Super Bowl. Non seguo il football americano, quindi più che l'aspetto sportivo mi incuriosisce quello mediatico, in particolare per quanto riguarda la pubblicità, mia vecchia passione. Si sa, il Super Bowl è in assoluto lo spazio pubblicitario più caro del pianeta (per quest'anno 30 secondi costeranno 3 milioni di dollari), e spesso ha presentato degli spot entrati nella storia della comunicazione: uno su tutti il celeberrimo 1984 di Apple. Credo però che solo agli ienchi poteva venire l'idea di realizzare dei trailer per gli spot. L'ho già detto, lo ripeto: per certe (tante) cose gli US of A sono avanti a noi di decenni. Se poi questo sia un bene, al solito, lo lascio decidere ai miei dodici lettori.
Come accennavo in questo post , tra pochi mesi uscirà, almeno negli US of A, il film Deliver Me From Nowhere , tratto dal libro omonimo che ho letto l'anno scorso e che mi è piaciuto moltissimo. Le premesse per il film erano buone: Jeremy Allen "The Bear" White nel ruolo di Springsteen, la storia del suo disco più bello (per molti*) e più personale (e qui non è questione di opinioni) e la benedizione del Boss, che è stato diverse volte sul set durante le riprese. Oggi è uscito il trailer, e le premesse, da buone, sono diventate ottime. Non so nemmeno se verrà distribuito in Italia, ma questo non me lo perdo. * Non sono tra quei molti, perlomeno non sempre (o non ancora). Sicuramente Nebraska è uno dei capolavori di Springsteen, ma gli preferisco Born To Run, anche se con il passare degli anni, la distanza tra i due dischi, già piccola, si sta riducendo.
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