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FilmRece: Downton Abbey (con una divagazione sul vedere film in sala)

Premessa.
Al punto 2 di questo post dell'anno scorso scrivevo che "adoro vedere film al cinema", ma lo dovrei emendare in: "adoro vedere film al cinema Arcadia". L'ho citato spesso qui sul blog, lo frequento da più di vent'anni*, e, nonostante non sia esattamente dietro l'angolo, quando decido di vedere un film in sala, quasi sempre scelgo di vederlo lì. L'avevo fatto anche l'altro ieri, comprando i biglietti per Downton Abbey, ma per una serie di sfighe con cui non sto a tediare i miei dodici lettori, ho dovuto ripiegare su un altro cinema, più vicino a casa. Mai più. Non sono più disposto a spendere il prezzo di due biglietti per quasi mezz'ora di pubblicità prima dell'inizio del film, la pausa tra primo e secondo tempo**, un impianto audio appena accettabile e la compagnia di un branco di trogloditi incapaci di restare in silenzio per più di cinque minuti di fila o di resistere alla tentazione di controllare lo smartphone per più di dieci. (D'accordo, la cafonaggine degli spettatori non è imputabile direttamente al cinema, ma è un fatto che all'Arcadia questi comportamenti sono meno frequenti. Non del tutto assenti, con mio grande dispiacere, ma meno frequenti. La superiorità tecnica invece è talmente schiacciante che non vale nemmeno la pena di stare a discuterne.)
Fine premessa.

Due parole su Downton Abbey, finalmente. È stato esattamente come me lo aspettavo, e lo intendo come un complimento. Tutto il meglio della serie*** si ritrova nel film: una grande fotografia; una scrittura che bilancia alla perfezione le vicende private dei protagonisti con i grandi eventi storici sullo sfondo; il sarcasmo acidissimo dell'inimitabile dowager Violet (una grandiosa Maggie Smith) e l'astuzia con i piedi per terra della servitù. La trama, centrata su una visita a Downton dei Reali, alterna alla perfezione dramma e umorismo, con diversi momenti in cui si ride di gusto e spunti quasi da thriller, e il cast, ovviamente rodato da sei stagioni di coabitazione, funziona alla grande. Se proprio devo trovare un difetto, è il poco tempo dedicato ad alcuni dei miei personaggi preferiti, ma con solo due ore a disposizione, era inevitabile fare delle scelte, e comunque tutti hanno avuto la loro occasione per  mettersi in luce (memorabile, e una delle scene migliori del film, quella del Sig. Molesley).
Insomma, il film mi è piaciuto, e non vedo l'ora di rivederlo in inglese. Come ho detto all'inizio, ho avuto quello che speravo di avere: l'occasione per un ultimo giro di danza (letterale e metaforico) con la famiglia Crawley e per un'ultima visita a Downton Abbey.

Downton Abbey su IMDb: 7,7
Downton Abbey su Rotten Tomatoes: 84%

* Il primo film che ci ho visto è stato Armageddon, nell'ormai remoto 1998.
** La prima volta che ho visto un film senza pausa, giustappunto Armageddon, sono rimasto molto sorpreso: adesso la trovo intollerabile.
*** Ovviamente il film è destinato ai fan della serie televisiva, e dà per scontate molte cose raccontate nelle sei stagioni; in effetti mi riesce difficile immaginare che qualcuno che non l'abbia mai seguita possa volerlo vedere.

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